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Alcune righe più basso e proprio in fondo alla terza pagina, si leggeva in caratteri cubitali: «Secondo le informazioni che ci giungono al momento di andare in macchina, i Ministri appena sciolta la seduta si sono recati al Quirinale per rassegnare le loro dimissioni che non si dubita saranno accettate da Sua Maest

Incaricata dal comando delle EE. VV. l'umilissima persona mia, di renderle informate di quali e quante spese occorrono sopra le mercanzie, le quali si distaccano da questa dominante per giungere in Astrakan, porto in ora dipendente dall'imperio di tutte le Russie e situato alle bocche del Volga, per mezzo delle quali esso gran fiume si scarica nel mar Caspio, non ho creduto di poterlo adempiere in modo migliore che con quello di rassegnare a VV. EE. l'inserto conto, il quale con chiarezza e preciso dettaglio dimostra ogni e qualunque spesa non solo, ma quale è altresì la strada per cui le mercanzie da queste lagune presentemente giungono, traversando li mari Adriatico e Arcipelago, li stati Ottomani, il regno di Persia ed il mar Caspio fino alle foci del Volga.

Essa abbassava il capo e taceva, ma si sentiva nella stanza la temperatura della Siberia; io non mi potevo rassegnare, e saltava su nuovamente. Dimmi, Agata... tu hai dunque perduto la stima di tuo marito? No... ma... Ma che cosa? Che so io?... ho sempre un pensiero molesto che mi tormenta, e che cerco invano di soffocare... o almeno di rinchiudere in me sola.... Qual è questo maledetto pensiero!

Dunque, messeri, comandò il capo dell'impresa: fra quattro ore a Rupemala. Non ho cavalli grami! incioccò i denti Aginaldo. Non dico questo: ne è caso vi offendiate. Ad andare al vostro un'ora, a rassegnare le armi e i vassalli un'ora e mezza, un'altra e mezza dal vostro castello a Rupemala, o forse manco, perchè le vostre scuderie hanno tanta rinomanza quanto il vostro valore.

Un ultima osservazione per coloro che ignorano la storia dell'Irlanda: il socialismo in massima fu estraneo alla nascita di tutte le associazioni irlandesi, nelle quali predominò invece il sentimento di razza e l'antagonismo religioso: i cattolici irlandesi di origine celtica non si seppero mai rassegnare al giogo dei protestanti inglesi di razza anglosassone.

Nelle armi di linea, si impugnava in luogo delle tesi scientifiche il valore delle prescritte prove, per quanto si riferivano alla parte teorica del regolamento di esercizi e di quello sul servizio delle truppe in campagna. Il Senato ed il Savio, imbarazzati di fronte a questa selva di proteste che rimpinzavano di suppliche e di lagni le voluminose filze del carteggio, ordinarono infine alle commissioni reggimentali di rassegnare i titoli dei candidati e le prove di esame al Savio stesso, acciocchè questi potesse giudicare con uniformit

Tutto quello che vi si dice è così triviale, così volgare, così basso, che mi ripugna; quelle risate della platea hanno qualche cosa di selvaggio. E quel Pulcinella, quel grossolano buffone, che carezza con la parola e con l'intenzione tutti gli istinti brutti del popolo, mi è insoffribile: io mi chieggo come un uomo si possa rassegnare a quel mestiere....

Passato dunque il periodo più minaccioso, nel suo animo tornarono a galla le personali aspirazioni e ritornò alla Camera col proposito di nuove audacie. Protestò contro i fatti compiuti; ma poi, quando l'arcivescovo di Borghignano volle ch'egli desse un salutare esempio col rassegnare il mandato, il duca d'Eleda, benchè duca, fece orecchie da mercante, ripetendo il ritornello!. Bisogna restare sulla breccia, bisogna sacrificarsi alla causa. Rimase, e fu l'Orlando delle guarentigie. Per un momento, allora, egli ritornò in auge, e un'altra volta ebbe le sue giornate, se non di gloria, almeno di notoriet

Delle intenzioni delle donne, che non si seppero rassegnare a vedere arrestati ingiustamente i mariti e i figli se ne ha la prova in questa circostanza: ebbre di gioia per la liberazione dei prigionieri, s'impadronirono delle armi dei carabinieri, non per adoperarle, ma per condurle in trionfo; e in trionfo condussero sulle loro braccia, baciandolo in volto, un carabiniere che si era mostrato più umano e pietoso verso di loro.

Altri invece non si seppero rassegnare, e tra essi un ecclesiastico e nobile palermitano, il quale nel 1775 scriveva: «Lascio di far parola del danno che fa alla Republica l’abuso del diritto d’asilo, che nei suoi limiti è venerabile e sagrosanto, ma nei suoi eccessi è la maggior onta che possa darsi a’ malfattori, ladri, assassini, omicidi per devastare con sicurezza i beni e la vita dei cittadini, e per turbare la pubblica tranquillit