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Lunghe fitte ghiacciate le salivano dalle ginocchia su per le reni, una fiamma sembrava bruciarle il ventre diventato così greve che le mani le tremavano indarno nello sforzo di sostenerlo. Estenuata, febbricitante, tentò di slacciarsi la sottana, come se il suo cordone troppo stretto dovesse far male anche al bambino, ma le dita non vi riuscirono e il bambino si agitò.

Ella appoggiò estenuata la fronte scottante allo spigolo dell'uscio e sentendo rinnovarsi con accresciuto furore la trafittura lancinante al suo petto, represse, con isforzo sovrumano, un gemito di sofferenza. Poi, come riprendendo ad un tratto la lena, scese l'ultimo ramo di scale, traversò l'atrio buio, dischiuse la pesante imposta del portone ed uscì all'aperto.

L'impeto della passione non poteva durare a lungo nella fibra estenuata dell'infermo. Quando il Virey e fratello Consolatore rientrarono poco dopo nella stanza, l'Albani era ricaduto nel letargo; ma il pallido volto supino ai guanciali pareva tuttavia irradiato di felicit

Il pittore stette un pezzo attonito a guardare il Palavicino, e per quella sua natura fìsica così debole ed estenuata dal disagio e dallo scarso sostentamento, essendo facilissimo alla commozione, non potè dominarsi così che non desse in lagrime. Del resto gli mancarono le parole a ringraziare il marchese.

A triste convincimento, Fidelia nascose il volto fra le mani e proruppe in dirotto pianto. Magnetista di prima potenza, egli contava sulla forza del proprio volere per dominare quella gracile fanciulla estenuata dalle commozioni dell'amore e della paura.

Noi ripudiamo l'antica Venezia estenuata e sfatta da volutt

(immota, col volto trasformato, terreo, come se finalmente avesse consumato il sacrifizio necessario) È finita! (Indi, va alla finestra: attraverso i vetri vede Ludovico che si allontana. Estenuata, quasi inebetita, col passo malfermo si avvia verso l'uscio della sua camera. Le forze le mancano. I ginocchi le si piegano. Stramazza. Poi si sorregge a una sedia, si leva, e, soccorsa dalla suprema volont

Bice credette di sentire nelle parole di De Nittis una sottile punta d'ironia. Dubitava egli della sua passione per Lamberto o, credendovi, la pungeva di amare con passione riposata? Certo la sua anima non aveva ancora provato alcuna di quelle commozioni, che sembrano mutare la nostra composizione spirituale; anzi le musiche di Giorgi la lasciavano spesso estenuata per lunghe ore, collo spirito natante in una pienezza di beatitudine, che nessuna lettera di Lamberto aveva ancora potuto darle. Di che dunque parlava quella musica? A chi parlava? V'era qualcuno, cui rivolgersi così, e che potesse rispondere? Questo slancio verso Dio era forse l'ultimo sforzo dell'amore umano inappagato o tradito? Amleto sulla fossa di Ofelia aveva lanciato a Laerte una sfida trionfante persino della morte; la Sulamitide, errando per la notte in cerca del proprio bello, aveva destato colle grida tutta l'immensa citt

Era lei, era Gina! La trovai, la rinvenni, non so come, nelle tenebre, tra gli sterpi, distesa per terra.... Gina! Lasciatemi morire! Sono io, sono Beppe! il tuo Beppe! Mi parve che udendo il mio nome, si addormentasse. La presi sulle spalle e lento lento, mentre il cuore e la testa non sapeva più dove fossero, raggiunsi, la mercè di Dio, la mia soglia. La adagiai sul letto, livido, estenuata.

Più pallida, più estenuata... difatti... Immaginate, cittadino Rolland, che sono stata ritta più di un'ora al medesimo posto, per udire la spiegazione dei meravigliosi meccanismi che devono produrre la pioggia artiflziale... E chi ebbe la fortuna di svelare i misteri della scienza ad un'allieva docile e gentile? chiese Rolland a Fidelia.