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Ora la folla entrava nel cortile, e se ne udiva il mormorio. Portavano qualcuno, in cortile, un corpo immoto... La Marangi, inorridita, si trasse addietro e s'appoggiò allo spigolo della tavola. Si sentì mancare. Si provò a chiamare la madre e la voce le venne meno. Un prete, di furia, scendeva dall'ultimo piano. Era il fratello d'una vedova, cappellano a Santa Maria delle Paludi.

Zangiacomi, contornato e arrampicato lo spigolo, riuscì, colle maggiori precauzioni, a tirarsi su per quel cattivo passaggio, dove i più grandi blocchi erano mal sicuri e pure non se ne poteva fare a meno: strisciando quasi su per essi, arrivò al sommo del camino, e noi tosto lo raggiungemmo.

Ritto in piedi, contro lo spigolo della strombatura di un finestrone che era accanto alla porta, egli era rimasto a contemplare la dama, pensando. A che cosa? Dapprima cercò di ordinare tutti i suoi concetti, cosiffattamente ingarbugliati e tumultuati nell'anima.

Anche lei era diventata pallidissima: girò intorno allo spigolo per avvicinarsi alla mamma, ma, involontariamente lo sguardo le tornava sempre a Tina. Le due donne avevano smesso di parlare, curve sulla gonna cilestrina, gi

Un oggetto anche ben dorato col lungo uso si smussa sugli spigoli e mostra a nudo il vil metallo che vi sta sotto. Il tempo consuma anche l'ipocrisia; affidati ad esso come la spia migliore delle falsificazioni. Lo spigolo, che più presto degli altri consuma l'ipocrisia, è la vanit

Ella appoggiò estenuata la fronte scottante allo spigolo dell'uscio e sentendo rinnovarsi con accresciuto furore la trafittura lancinante al suo petto, represse, con isforzo sovrumano, un gemito di sofferenza. Poi, come riprendendo ad un tratto la lena, scese l'ultimo ramo di scale, traversò l'atrio buio, dischiuse la pesante imposta del portone ed uscì all'aperto.

Non so... M'è parso di piegarmi, di mancare. Le mie mani si sono afferrate allo spigolo della tavola, gli occhi miei fisi e spalancati hanno visto venire verso di me, lento, dal luminoso fondo della finestra, il fantasma. Ho sentito una mano che mi si posava sulla spalla. Ho visto confusamente lei, che si chinava, che mi guardava. E m'è parso che sorridesse, con gli occhi pieni di lagrime...

Giunti ad un certo punto ci troviamo quasi per sorpresa al limitare di un precipizio: siamo sull'estremo spigolo dell'altipiano, che finisce con una vasta parete semicircolare e quasi verticale di colonne basaltiche: ai due lati le due braccia si protendono per finire pure a scaglioni perpendicolari e rinserrare una specie di anfiteatro che sta sotto i nostri piedi: al fondo vediamo del verde, dei gruppi di grossi alberi, all'orizzonte si svolge un vastissimo panorama che finisce colle vette acuminate dei monti di Adua e di Axum.

Ove due delle pareti del recinto si raggiungevano e facevano spigolo, con la faccia al muro, con le mani sulla faccia, un poco piegato e quasi tremante, un altro singhiozzava. I compagni gli passavano davanti senza neppure guardarlo. Spioveva, adesso.

Sollevata una binda da quattro tonnellate, la passarono oltre il parapetto, porgendola ai compagni. A noi, svelti! ordinò ancora il capo. Disponetela fra la testata e il traversone.... Più su, più su: all'angolo, ho detto.... Ma qui, perdio, sotto lo spigolo, o parlo turco?... Così!... Forza di braccia!