United States or Bulgaria ? Vote for the TOP Country of the Week !


, il Tevere è il vivo pensiero di Roma; se lo si deviasse e si colmasse il suo letto, non sarebbe più possibile concepire con esattezza la configurazione e la forma di Roma; molti luoghi, cui son collegati ricordi di leggenda o di storia, diverrebbero d'un tratto irriconoscibili, e Roma sarebbe ridotta ad un palinsesto, del quale nessuno potrebbe decifrare la primitiva scrittura.

O che quei poveri occhi logorati dal piangere sarebbero stati in grado di decifrare una sillaba?... E se scriveva ad Eugenio come avrebb'ella potuto fingere che niente fosse accaduto fra loro? O come avrebbe potuto alludervi in una lettera non certo destinata a rimanere segreta?

Vostro per tutta la vita Quantunque gli occhi della Teresa fossero stanchi, e, leggendo, si velassero tratto tratto di lacrime, ella non durò fatica a decifrare il biglietto di Mario, scritto nella nota calligrafia, minuta, ma nitidissima. E finito che l'ebbe, lo baciò e ribaciò con effusione, paragonandolo, suo malgrado, all'epistola frivola, insignificante che la mattina ell'aveva ricevuta da Guido di Reana. Ma non per questo ebbe un dubbio, un'esitanza su ciò che le restava da fare. Ella non agognava ormai che alla pace, e non c'era pace per lei che nella tomba. Come un corpo piegato sull'orlo del precipizio a poco a poco vi è attratto per lo stesso suo peso, e gli ostacoli, anzichè rallentarne, ne affrettano la caduta, così succedeva alla Teresa Valdengo. S'ell'avesse avuto bisogno d'una spinta, la magnanimit

Vertice posteriore. Accompagnati da Zaccaria che ci fa da interprete e da cicerone passiamo a visitare l'obelisco che rettangolare e leggermente rastremato al vertice si eleva di circa 25 metri: alla facciata è tutto scolpito e diviso con linee orizzontali e disegni strani e ripetuti. Alla base ha scolpito una finta porta cui non mancano i particolari delle serrature: misura metri 1.50 di larghezza e 1.15 di spessore, e sorge fra due grosse lastre ora sconnesse, ma che si vede dovevano perfettamente abbracciarlo e formargli come un pianerottolo all'ingiro: il tutto di granito grigio scuro. La pietra che sta sul davanti porta tre forature, come mortai, parallele all'obelisco stesso, ed una quarta al centro avanti alle altre. Rende poetica ed artistica la posizione un secolare sicomoro, di cui il tronco è quindici metri in circonferenza, e che fra le sue sporgenti radici tiene abbracciato un altro obelisco minore. Nei dintorni molti altri ne stanno di colossali e lavorati, ma caduti e fatti a pezzi: molti riposano presso le stesse pietre che li circondavano, e che portano le stesse forature. Parecchi ne stanno ancora nella loro posizione verticale, ma di minore importanza; alcuni appena regolarmente tagliati o levigati, altri rozzi pezzi di granito a forma di lingua, qualche volta con rigature orizzontali o calotte sferiche in leggero rilievo. Lascio allo studioso il decifrare questi muti testimoni della civilt

È un'enimma che io, alcuno di coloro a cui ho raccontato questa storia ha potuto mai decifrare. Del resto Silvia guarì fosse caso, fosse natura del male, guarì; benchè le piaghe del suo cuore non si sieno mai rimarginate. La sua famiglia ha venduto quella casa grigia e ammuffita che abitava qui, e si è domiciliata in un piccolo villaggio della Brianza.

Il Landini si perdeva in ipotesi. Egli aveva un mezzo sicuro di decifrare l'enimma: aprire la lettera, e leggerla; ma, in quella sovraeccitazione cerebrale a cui era in preda, trovava una specie di strana volutt

Un giorno che il poveraccio s'affaticava, a forza di lenti, di decifrare il carattere minutissimo di un Sant'Agostino, ella glielo prese di mano, sedette accanto al letto e gli fe' lettura. Poi ci tornò ogni . In breve ella acquistò imperio grandissimo su quel bietolone.

Quando vi era, ella frugava dappertutto, guardava ogni cosa, apriva i fascicoli di musica e li percorreva lungamente con lo sguardo, come se avesse saputo decifrare le note, toccava quasi paurosamente i tasti del cembalo, faceva mille domande cui Guglielmo rispondeva talvolta ridendo, talvolta cupo; e sopratutto lo guardava lungamente come se nel suo viso avesse trovato la spiegazione di tutto ciò che le riesciva incomprensibile.

Quando il capitano di vascello Ruggero Carleoni, comandante della «Siracusa», ebbe finito di decifrare nella sala del Consiglio della nave il lungo dispaccio del ministro della Marina, chiuse il foglio in uno dei cassetti della scrivania, strappò e stracciò la pagina del taccuino dove aveva trascritto alcuni dei passi più importanti degli ordini telegrafici, e disse a Catenuti, il sott'ufficiale-segretario: Chiami subito il comandante in seconda.

Sul bassorilievo si trova un'altra iscrizione rovinata, della quale mi è stato impossibile decifrare il principio. Di fronte a questa, accanto alla porta della chiesa, si legge l'iscrizione del tempo di Leone IX, di cui ho gi