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Dopo aver cenato nel restaurant, quella sera andammo a sederci a poppa, sul ponte, a guardare i lumi delle case tremolanti lungo le rive, ad ascoltare i fischi dei vapori che incontravamo. Con tanto passaggio di vapori in questi paraggi dissi a Giorgio devono essere facili le collisioni, quando c'è la nebbia.

Pilastrino, avendo cenato col vecchio, esce ebbro di casa: e, caduto di contra a la porta di Crisaulo, la famiglia sua esce fuori con arme dubbitando di romori. PILASTRINO ebbro, FILENO. PILASTRINO. Oh! oh! co! co! Sta', sta', ch'io vengo. Ohu! ! ! Listagiro, corri, ché la casa trema, ca...cade. Lascia, lascia 'l vecchio, ché affumma tutta. Oh! co! co! Ve' ch'io 'l dissi. Eccola in terra.

Nancy e Aldo avevano prescelto Parigi per meta del viaggio di nozze; poichè, quando Valeria aveva suggerito la Svizzera, Aldo aveva dichiarato che di marine e di paesaggi lui ne aveva «pranzato e cenato». Inoltre Clarissa aveva detto a Nancy: Mia cara, se ci tieni ad avere una percezione chiara della vita, e una mente bene equilibrata, pensa ad essere sempre vestita bene. Non è che quando abbiamo la coscienza di essere impeccabilmente abbigliate, che abbiamo la calma, abbiamo la chiarezza, abbiamo l'imperturbabilit

Avevano cenato sole, in silenzio, alla scarsa luce della lucernetta, inghiottendo i bocconi lentamente, poi la vecchia aveva alzato la testa, aveva fissato la nuora con tenerezza pietosa, e le aveva detto: Non farne delle solite, Serena, vai a letto, egli non verr

PANFAGO. Quel dottoraccio sta arrabbiato, ché non ha trovato la sua innamorata: ha cenato egli ha fatto cenar me. FORCA. O voi, togliete questo ladro traditore. PANFAGO. Io ladro, eh? voi m'avete rubbato il pasto, e io sono il ladro! Che volete da me? FORCA. Lo saprai quando starai attaccato alla corda, e il confessarai a tuo marcio dispetto. PANFAGO. Lasciate le mani voi: perché mi ligate?

pure scoppiettava un buon fuoco. Le cameriere erano state licenziate. Avete cenato al ballo?... No, cara, rispose il principe. Chi può mai accostarsi a una di quelle tavole? Si direbbe che la Corte inviti un'orda di affamati.... o di parassiti!

Neppur io ho cenato.... disse la principessa, ed ho fame.... V'invito a far con me una piccola colazione qui, accanto al fuoco.... La servirò io stessa. E la principessa andò a un armadio d'ebano, con borchiette d'argento, e ne cavò alcuni piccoli piatti dorati in porcellana della Cina.... Il principe fu subito accanto a lei e l'aiutò.

Io sentiva di non essere più solo al mondo, poichè avevo guadagnato l'amicizia d'un cane. Dopo d'aver cenato in compagnia, dormimmo nello stesso letto, essendosi egli coricato ai miei piedi, come se fosse una vecchia abitudine. Risvegliandomi al mattino, osservai ch'egli non dormiva più, ma mi guardava immobile, per non disturbare il mio sonno.

I pirati, dopo d'aver cenato lautamente quanto lo permetteva il tempo e la non soverchia abbondanza di provviste del trabaccolo, ed alla barba di Maometto tracannato quanto potevano portarne d'un barrile di discreto Marchigiano, si accovacciarono alla meglio sotto vento della barca, situato nella tolda nel bel mezzo del bastimento tra un albero e l'altro, ed assicurato con ride, risse e paranchi¹, precauzioni indispensabili nei temporali.

Roberto Fenoglio aveva raccolto in casa sua quella sera tutti i suoi amici, tanto per passar la noia in compagnia. S'era suonato, ballato e cenato, colla massima libert