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Herr Philologus ha riscosso allora, nelle adipose budella, il vecchio sentimento tedesco, e ha cominciato a largire ai profani interpretazioni estetiche. Abbiamo visto di che risma: e, sempre a richiesta dei filologi increduli, eccomi pronto a moltiplicare gli esempî.

Il carriar delle legna, il soffiar del foco mi hanno talmente diseccato il polmone che è fatto piú arido d'una pomice. Questa è stata la mia speranza in esser tutto oggi cuoco e facchino? Quando credeva che la pancia avesse a gonfiarsi duo palmi fuora, sento il ventre che mi tocca la schena; par che sia una donna figliata di fresco, una vessica sgonfiata. Oimè, che le budella mi ballano in corpo!

VIGNAROLO. Che ti ho fatto io? PANDOLFO. Mi dimandi ancor che mi hai fatto? VIGNAROLO. Perché mi volete uccidere? PANDOLFO. Per trarti il cuor dal petto e bevermi il tuo sangue! VIGNAROLO. La cagione? PANDOLFO. Il voler renderti la cagione è un voler tramettere tempo per ascoltar le tue scuse: la cagion è che vo' trarti le budella!

Ecco un altro pennacchio abbagliante d'acqua scarlatta. Lugubre detonazione nelle budella sonore, interminabili del mare.... Le case della riva son brutalmente lavate da tutte le macchie che le insozzano: tetti e finestre!... Il terzo pescecane vuoi pagliaccescamente morire.... Mi mostra il suo culo, fuori dall'acqua, grondante, convulso.

CRICCA. Sono trafitto da piú di mille punte di pugnale e di spade: di grazia, mandate per un cerusico! PANDOLFO. Non temer, no. CRICCA. Non vedete che ho piú buchi nel corpo che un crivello? il sangue, le budella, il fegato, il polmone e il cuore sono tutti fuora. PANDOLFO. Alzati, ché sei sano. CRICCA. Come sano se ho piú di centomila ferite?

Le valli ampie sono sdegnose nelle loro digestioni sonore e senza fretta ingoiano i pesanti fragori per rivomitarli masticatissimi tra i denti stridenti dei loro echi che brillano e tintinnano di passione. Sentiamo sotto i piedi risuonare i polmoni, le budella e fino in fondo lo sfintere della montagna dove si sono infilati, asserragliati e stipati infiniti rumori.

Eravamo pigiati, quasi l'uno sull'altro, ma rinfrescati, di tanto in tanto, da una buffata d'aria marina. L'impressione che si subiva era però più spaventevole di quella di essere chiusi nel carrozzone cellulare. Perchè quando il veicolo passava sui sassi metteva in rivoluzione le budella e quando sterzava pareva che stesse per riversarci nella via sottostante o nel mare.

Io stimo esser nato con questa malattia non solo nelle budella ma nelle midolle dell'ossa, tutti i sciroppi, medicine e servigiali del mondo non la possono cavar fuori.... BALIA. Mastica Mastica! MASTICA.... Io sento che lupi, che cani piú di cento leoni nello stomaco; io non vorrei far mai altro che mangiare, non mi veggio satollo mai, anzi quanto piú mangio piú cresce la rabbia.

Le sue ossa piegan sotto cordami simili a budella. Accorrete dunque in folla, o case scellerate dalle facce forate di pupille febbrili!... Inarcate le vostre braccia e i vostri tetti coperti di tegole... Issatevi le une sull'altre, per assaporare il sublime spettacolo della mia morte!

In generale il forzato, come lo abbiamo conosciuto noi, è buono. Nella zona della espiazione diventa un fratello che si intenerisce dei vostri dolori e vi rincuora alla speranza. A Finalborgo c'è stato un tempo in cui adempiva alla funzione pietosa d'infermiere Alfonso Carbone, un capo brigante che aveva della iena e che mutilava le sue vittime attorcigliandosi le loro budella intorno la mano. In infermeria, lo si poteva dire una suora di carit