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E mostrò di non capirlo, guardando lungamente Damiano con le ciglia inarcate.

Ma, come? che significa questa separazione? domandai colle ciglia inarcate a Spugna-di-senno. Vi hanno ancora dell'altre formalit

Ti sei divertito a Palermo? No.... cioè.... così così.... Esitò ancora un poco, poi, per uscire da quel ginepraio, si mise a parlare di teatri, di serate deliziose passate alla villa, di scampagnate fatte con amici, di bagni.... La fanciulla aveva inarcate le sopracciglia.

Diamine! sclamò il Maso. Come ho a fare? Cinquantadue scalini non si salgono e non si scendono mica in un batter d'occhio! Cinquantadue! Tanti ce n'ha dal pian terreno al terrazzo. E appunto lassù ho dovuto apparecchiare. Hanno voluto così. Mastro Bernardo rimase a mezzo, colla mano sullo schidione e le ciglia inarcate. Che diavolo! gridò egli sbalordito. Sul terrazzo? in fin di novembre?

Il cardinale Baldoni guardò in faccia l'Antonelli, che teneva le labbra inarcate a un ghigno beffardo. Quell'incidente della rivista gli pareva uno stratagemma del Segretario di Stato. Antonelli si avvicinò a una finestra: e sollevò la cortina. Ecco, disse, che la truppa è schierata in Piazza San Pietro e senza dubbio aspetta l'arrivo di Vostra Beatitudine.

E se i capelli non gli si rizzarono sul capo, credete pure che fu per rispetto al luogo in cui era, e per la mancanza d'un parrucchiere pronto a ravviarli. La prima cosa che egli fece, dopo inarcate le ciglia e represso il moto involontario della sua molla interiore, fu di accostarsi al cavaliere Carletti e d'infilzargli dimesticamente il braccio sotto l'ascella.

Le sue ossa piegan sotto cordami simili a budella. Accorrete dunque in folla, o case scellerate dalle facce forate di pupille febbrili!... Inarcate le vostre braccia e i vostri tetti coperti di tegole... Issatevi le une sull'altre, per assaporare il sublime spettacolo della mia morte!

La ribellione delle criniere e il voluminoso sforzo delle groppe inarcate a leva scolpivano le facciate. La loro forza di torrente, scavando il selciato, trasformò le vie in altrettanti tunnel dalle vôlte scoppiate.

MANGONE. Se venisse quel di Calabria per la Gobba, digli che non ne chiedo meno di dugento ducati. FILACE. Voi dovreste pagar chi ve la togliesse di casa: ella è brutta di volto e bruttissima della persona, col mento fitto nel petto, con le reni inarcate, con le groppe uscite fuori, che par che d'ora in ora aspetti la soma. MANGONE. Non mi mancherá il mio prezzo: conosco l'umore.

Visconte! esclamò la contessa stendendo al giovane la sua bella mano diafana e sottile la vostra avventura è davvero singolarissima; pure, se io avessi a narrarvi le strane sorprese a me toccate dacché giunsi in questo albergo, voi rimarreste, pel restante dei giorni che il buon Dio ha segnati alla vostra esistenza, colle ciglia inarcate, Ma questo non è luogo dove si possano senza pericolo rivelare certi segreti... Qualche briccone potrebbe spiarci.... Ascoltate! le campane suonano l'Angelus... a momenti la chiesa sar