United States or Taiwan ? Vote for the TOP Country of the Week !


Qualche volta, se la guardia che lo accompagnava non gli era vicino, gli dicevo che faceva male a lavorare tante ore in un periodo in cui gli operai che mangiano meglio si agitavano per un orario quotidiano di otto. Vi ammalerete e andrete al cimitero senza rivedere Milano. Mi rispose che stava meglio in ufficio che in infermeria, ove poteva coricarsi e alzarsi presto senza svegliare alcuno.

Non capisco come le persone possano tirare innanzi degli anni senza mai buttarsi addosso un secchio d'acqua. Pulitevi, se volete star sani! «Nessuno dorme profondamente. L'insonnia è generale. Qualcuno parla o straparla. Stanotte ho dovuto confessare alla guardia scelta di ronda che stavo proprio male. È andato in infermeria e mi ha portato una polverina di bismuto e magnesia.

Uscirono dalla infermeria, Maddalena sostenuta dal marito, e la Beppina trasportata da due infermieri. Adagiarono le misere donne in una carrozza che le condusse all’albergo. Chiamato subito un medico, la Maddalena fece uno sforzo sovrumano per assistere la nuora, reggendosi appena sulle gambe. Beppina era incinta di quattro mesi.

Romussi e Chiesi vennero chiusi in celle separate al secondo raggio. Il secondo giorno vedemmo arrivare in infermeria i deputati Turati e Bissolati. Il resto ti è troppo noto perchè io sciupi dell'inchiostro. Al Tribunale di Guerra. Il primo Atto d'accusa, senza commenti.

Era un grido che usciva da una finestra delle celle disotto. Tra il grido e la chiave vi fu l'intervallo di una mezz'ora. Sentimmo i prigionieri della camerata che lo portarono in infermeria. Morì anche lui, poco dopo, senza sapere di che male moriva. Quando si fece vivo il medico, il sole era alto e gli ammalati avevano gi

Mangiammo del salame, della pasta al sugo, dell'arrosto e del formaggio e bevemmo del vino comune. Eravamo serviti da due scopini e sorvegliati da due guardie carcerarie. Terminato il pasto, venimmo visitati dal cappellano, accompagnato dal direttore. Subito dopo Federici, Cermenati, Seneci, Valentini e De Andreis vennero cellularizzati in infermeria.

³¹⁴ La Vicaria mancava di spedale, e gli ammalati da curarsi venivano portati all’Ospedale grande in sedia volante e fiancheggiati da birri. Nello scorcio del secolo ad essa venne unita una infermeria. Fino al 1790 era medico maggiore della Vicaria, D. Giuseppe Catanese; dal 1791 in poi, per certo tempo, il celebre D. Francesco Berna.

In una infermeria, dove non ci sono che dei letti, una cassetta di polverine, un vasetto di tintura di iodio e della liquirizia per i catarri stomacali e le tossi che non lasciano dormire, anche un infermiere come il 193 non può fare molto.

Il ferito, lavatagli con acqua fresca la fronte, presto rinvenne, e fasciatogli come si potè meglio il capo, si sentì abbastanza in forze da potere tornare a piedi in collegio, dove però dovette rimanere un po' di giorni in infermeria.

«O quante migliaia di questi miserabili muoiono dentro d’angosce, di miserie e di febbre contagiosa, detta dai medici di carcere o castrenseesclamava quell’anima onesta di Giovanni Meli. Così almeno poteva l’infermo vedere il viso di un medico umano, e all’Ospedale grande e nuovo prima, alla infermeria del carcere poi, ricevere un po’ di conforto³¹⁴.