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Fu appunto uno de' suoi amici più attempatucci che al ritorno di Andrea si affrettò a darle tutte le informazioni necessarie. La Contessina, che aveva ascoltato distrattamente il racconto del duello e dell'amore infelice del Santasillia, soltanto verso la fine si fece attentissima, domandando poi, con un risolino furbetto: E il voto... lo ha mantenuto?

Ma l'Elisa, quantunque attentissima, non poteva ristarsi dall'accarezzare con materna premura, tutte quelle cinquecento dieci pietre preziose, grosse. Tanto ne era innamorata, che quasi scordavasi delle sfolgoranti Columbie. Alfredo invece terse colla mano una grossa lagrima, somigliante a quella che gli cadde dal ciglio all'arrivo dei doni di Zaira.... Sempre la jettatura

La luna soffia a gote bianche piene nel suo megafono di raso bianco per imporre il ssssssssiiilenzio. Taaaaaci! Vieeeeeni! La notte è attentissima a tutti i rumori. Alziamo la testa e incensiamo colle nostre sigarette la via lattea.

In un palchetto di primo ordine aveva subito scorto Loredana, alla quale era di fronte Clarice. La fanciulla stava attentissima alla scena ed alla musica del «Boccaccio», e la dama di compagnia si faceva fresco con un gran ventaglio, lenta e solenne. Berto gettò un'altra occhiata tutta in giro per abitudine.

Lo zio!... Portentoso lo zio!... Intanto ha scoperto il decoro, la riputazione delicata delle sue care figliuole, per metter Pietro fuori della porta! Evelina aveva cessato di scrivere; stava attentissima, e la sua ansia, per quanto volesse dissimulare, era così viva, che non sarebbe certo sfuggita a Nora, se questa appena le avesse badato. Ma Nora era troppo intenta alla finestra.

Attentissima, ella non batteva palpebra. Pure, quest'attenzione non gli bastava: Tu, non mi ascolti? T'ascolto. Hai l'aria distratta. Non è così. Leggi. Paolo riprendeva la lettura. Si arrestava, per vedere se sul volto di Adele Cima passasse qualche impressione: e la vedea mutar di colore. In verit

A tal pensiero rabbrividì; e affaccendandosi allora nel cercare salvezza, quanto dapprima disperando aveva agognato la morte, si strappò a furia dal capo, dal petto i veli, e con quelli si pose a ristoppare le commessure, attentissima coll'occhio, coll'orecchio, se da veruna fessura trapelasse acqua ancora; e quando più non le parve, si consolò, riprese il fanciullo, sedette, guardò a questo, guardò alla riva, guardò al cielo... Il bambino era sopito: la riva lontana, silenziosa come l'egoista alle miserie dei suoi fratelli, il cielo bello, limpido, qual suol esser al terminare di maggio in quelle floride parti della florida Lombardia, la luna scema spuntava allora di dietro i monti dell'Albenza, le cui vette si disegnavan sovra il profondo ceruleo dell'aria per la quale scintillavano migliaja e migliaja di stelle.

Con un cenno del capo sorrise appena al Vharè, poi ritornò attentissima al dramma, rimanendo immobile, ed esprimendo una commozione vivissima. Il dramma, che in quel punto cominciava a diventare assai interessante, rappresentava una delle più ardite, delle più arrischiate variazioni sul tema eterno dell'amore.

Dopo cena mi chiamò seco al solito nella sua camera, lasciando il cavaliere che doveva dormire in castello, col conte e con mio padre. Ed eccomi di nuovo al mandolino ed eccola di nuovo distesa sul canapè, gli occhi chiusi, attentissima. Io tremavo m’avesse a ringraziare della mia bugia locchè m’avrebbe messo in imbarazzo; ma non ne disse parola. Mi godevo l’orgoglio d’avere un secreto con lei, di sapermela tacitamente riconoscente. Ma, quando fui per andarmene:

E su tali argomenti si parlava anche nel salotto, ove il marchese Piero, Diana e il Venosa aspettavano la principessa, si accorgeano del tempo che passava. Diana stava attentissima: non perdeva una sillaba. Il marchese Piero insisteva nel dire che la famiglia degli Jannacone avea voluto tribolare in ogni modo i duchi di Mondrone e la loro gente.