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Il barone estrasse di tasca un astuccio pieno di sigarette e ne offerse una al sottotenente. La ringrazio disse di Reana ma dopo un'infiammazione di gola il medico mi proibì di fumare... e poi... vado via. Come chi prende una risoluzione eroica, si alzò di scatto dalla seggiola, e porse la mano alla Teresa.

La luna soffia a gote bianche piene nel suo megafono di raso bianco per imporre il ssssssssiiilenzio. Taaaaaci! Vieeeeeni! La notte è attentissima a tutti i rumori. Alziamo la testa e incensiamo colle nostre sigarette la via lattea.

Nondimeno io trovai delizioso il bisticcio fra le ragazze da marito, che scoppiò in casa del vecchio parroco, tutto a frecciate, a botte improvvisate, a colpi di ventaglio e di spilli, mentre la vecchia beghina sorda, con le sue lunghe dita gialle, non faceva che rotolare sigarette frammezzo a quella pazza gioventù.

Perdonatemi fece lui, levandole in faccia gli occhi supplichevoli. Amico, non ho nulla da perdonarvi disse Paola, soavemente. Sono un brutale: voi siete buona. No, no e fece per ritirarsi. Non restate mai un momento accanto a me mormorò lui con voce di pianto. Non posso, amico: questi signori hanno bisogno di fumare. Ecco il mio marito senza sigarette....

Come suonavan bene, maestro zingaro, nella notte calma e profumata i vostri pazzi violini!... , è la vita che passa, è il tempo che vola, e noi dobbiamo qualchevolta credere nella musica delle orchestre, nei bicchieri colmi e vuoti, nelle sigarette sature d’oppio, nel riso d’una donna che ci sembra la più bella donna della vita...

Per tre giorni copiò, sottolineò, ritagliò e ingommò. Nel pomeriggio del quarto giorno non gli restava più niente da copiare, da sottolineare, da ritagliare, da ingommare. Fumò delle sigarette e guardò dalla finestra. Poi prese dalla libreria un romanzo di Gyp non c'erano che romanzi francesi su quegli scaffali e lesse per un'ora.

Venite all'agile barchetta mia, Santa Lucia, Santa LuciaFinì la pagina e la mise sullo scrittoio colle altre. Poi fumò delle sigarette e lesse «Autour du mariage» finchè fu ora di uscire a far colazione. Durante la sua assenza per il «lunch», un biglietto lilla era stato lasciato sulla scrivania per lui: «Venite stasera alle otto precise

Visitai la casa, col pretesto di prenderla in affitto.... Non c'erano più i mobili, niente; le dure pareti.... E c'era tuttavia il suo profumo, il profumo acutissimo di quelle sue sigarette.... Se non fossi stato col

Ci si chiuse nel camerotto riservato alle donne, il quale, secondo l'espressione dell'Eula, era «il meno peggio». Avevamo fame ma non aspettammo molto. Tre quarti d'ora dopo si spalancava l'uscio ed entravano roast-beef, un fiasco di vino, del formaggio, della frutta e delle sigarette. Mangiando si chiacchierava e si rideva.

Allora si sentì ridicolo, ritrovò la propria fierezza, e, per mettersi al suo posto, per fissare nettamente che non era per fumar sigarette per far complimenti alle duchesse, ma soltanto quale un vecchio uomo d'affari, esclamò colla voce forte: Non so se il signor Kloss ha avvertito la signora duchessa che io sono un po' sordo.