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Aggiornato: 15 giugno 2025


Ben s'era commessa la Repubblica alla signorìa del Visconti, ma per essere tutelata dalle intestine discordie, non tradita a' suoi nemici; infine, scosso da dodici anni il giogo di lui, doveva ripetere tutti i suoi diritti sugli altri, riconoscere donazioni e larghezze del suo a coloro che, come appunto il marchese del Finaro, si adoperavano sempre a' suoi danni.

Il Visconti si rannuvolava, e stato un pezzo colle braccia incrocicchiate sul petto senza parlare: «Ohdisse finalmente con un sospiro che pareva un mugghio, «che mi sia chiusa ogni via? che la provvidenza....» «La provvidenza non c'entra qui per niente. Volete voi tornare ad esser duca, od esser amico di Dio?» «L'una e l'altra cosa insieme

Ma ohimè! tornando in patria scoperse che Bice l'avea tradito, ed erasi fuggita a viver male nel castello di Rosate con Marco Visconti suo cugino; il quale poi, sazio o insospettito, un giorno la trabalzò dalla finestra nella fossa, salvo a piangerla dirottamente dopo morta.

Uberto Visconti, padre della Margherita da cui s'intitola il nostro racconto, sebbene, come fratello di Matteo Magno, fosse molto riguardato nella citt

Lo tennero i Visconti fino al 1403 in cui i Vicentini volontariamente si sottoposero a' nostri coll'assenso della duchessa vedova di Milano, la quale non potendo assicurarsi il possesso di quella provincia, invasa dai Carraresi signori di Padova e di Verona, volle piuttosto cederla a' Veneziani che a' suoi nemici.

«E cosìgli domandò il Visconti volgendogli un viso più pallido del solito. «E cosìrispose il Bronzino, «se non ho fatta buona caccia di fagiani, ho però qualche cosa nel carniere.» «Che vuoi dire?» «Voglio dire che;... gi

Gli altri due erano ritratti di donne. Una era la moglie del conte Cesare, la quale non partecipava punto alla ripugnanza del marito per la pittura. L'altra era una gentildonna della famiglia, andata a nozze, non si sapeva più bene se con un Pallavicino di Parma o con un Visconti di Milano. Il prete di casa le sapeva a menadito, tutte quelle storie; ma il poveraccio era morto!

«Chi mai poteva sospettare che il figlio del Visconti dovesse chiedere in isposa la figlia dell'ammiraglio?» «Oh parliamo di Candia; ma taciamo di questo fatto.» «E fu strano in vero.» «Più doloroso che strano.» «Chi avrebbe mai creduto che la notte in cui tanto sfolgoreggiò la sua bellezza nelle sale dei Mocenigo, quella sarebbe stata l'ultima volta che noi l'avremmo veduta

E anch'egli durò poco; restituí Pavia ai Visconti ; finí in un carcere di frati a Vercelli. E i Visconti assaliti poi da una potente lega di fiorentini e degli Estensi di Ferrara, de' Gonzaga di Mantova e del marchese di Monferrato, resistettero.

Eravi in Prato una potente famiglia, quella del capitano Filippo e di Leuccio de’ Guazzalotri, cui come di parte Nera, facevan capo vari fuorusciti pistoiesi, che in quella Terra eran venuti a confine. Quella notte di cotesti s’eran raccolti in sua casa, Loste Fortebracci, Arrigo Tedici, Rustichello Cancellieri, Masino Visconti, Braccino Braccioforte, Giovanni Forteguerri e Alberto Panciatichi. Mancava solo fra i convocati messer Baschiera di Rinieri de’ Rossi: che dopo le ultime violenze del 1302 contro a’ Neri che in Pistoia gli abbatterono e gl’incendiaron le case, se n’era ito in bando a Firenze. E che, non vi fosse, sapeva male a costoro; perchè gli era uno de’ magnati della citt

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