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Aggiornato: 6 ottobre 2025


Grande infelicitá l'è certo la sua, ché vedova maritata se gli può dire; ma molto... Domino! Esce di casa piangendo Minio; e madonna è sulla porta. MINIO. Eh! mamma mia, perdonateme. IULIA. Vien qui, giottoncello! Piglialo, Ceca. CECA. Che cosa hai tu fatto? MINIO. Eh Dio! aiutame, Ceca mia. IULIA. Menalo qui da me; piglialo pei capegli. MINIO. Eh Dio mio!

46 Ercole or vien, ch'al suo vicin rinfaccia, col piè mezzo arso e con quei debol passi, come a Budrio col petto e con la faccia il campo volto in fuga gli fermassi; non perché in premio poi guerra gli faccia, , per cacciarlo, fin nel Barco passi. Questo è il signor, di cui non so esplicarme se fia maggior la gloria o in pace o in arme.

Stavvi Minos orribilmente, e ringhia: essamina le colpe ne l'intrata; giudica e manda secondo ch'avvinghia. Dico che quando l'anima mal nata li vien dinanzi, tutta si confessa; e quel conoscitor de le peccata vede qual loco d'inferno e` da essa; cignesi con la coda tante volte quantunque gradi vuol che giu` sia messa.

La povera Eccellenza, che in vita sua aveva molto lavorato e pochissimo avvicinato le belle signore, capì.... non capì. Che cosa doveva capire? Era appena un complimento? Era più di un complimento?... Il forte parlamentare perdette la prontezza della parola. Amabilissima e.... Amabilissima!... Ma intanto.... perchè non vien lei.... a Roma?...

PIRINO. O Forca, Dio tel perdoni! io te ne avisai prima, che costui ci avrebbe tradito, ché era uomo che parlava con tutti e d'ogni cosa che li vien in bocca; non essendosi saputo da lui, non si sarebbe saputo altronde. FORCA. Voi foste piú presto a esseguire ch'io a dirlo, e non mi deste tempo a mutar proposito.

64 Fatto è 'l porto a sembianza d'una luna, e gira più di quattro miglia intorno: seicento passi è in bocca, ed in ciascuna parte una rocca ha nel finir del corno. Non teme alcuno assalto di fortuna, se non quando gli vien dal mezzogiorno. A guisa di teatro se gli stende la citt

A l'ammonir del tenebroso nume Placasi il Turco, e, raggirando il freno, Impon il suon, c'ha di raccor costume, E fra le tende aspetta il sereno. Ma, poi ch'a l'armi sue vien manco il lume, Da la pugna AMEDEO cessa non meno, E per mezzo il dolor, ch'alto s'udìa De' Turchi oppressi a la citt

Nell'uno e nell'altro lo stesso uomo, ma nel primo quando conta del denaro che deve pagare; nell'altro quando conta del denaro che gli vien pagato. E sotto scriverei: Paga! È pagato! E vi assicuro, che in quei quadri saprei mettere tante quantit

LELIO. Or che la fortuna seconda li nostri desidèri, andiam, padre, a dar questa allegrezza ad Artemisia. GUGLIELMO. Andiamo. CRICCA. Ma ecco il vignarolo che se ne vien dritto a casa: beffeggiamolo un poco. LELIO. Lascia far a noi. S'apre la porta e ne vien fuori Armellina. ARMELLINA. O Guglielmo, padron caro, sassata al benvenuto!

Credette Cimabue ne la pittura tener lo campo, e ora ha Giotto il grido, si` che la fama di colui e` scura: cosi` ha tolto l'uno a l'altro Guido la gloria de la lingua; e forse e` nato chi l'uno e l'altro caccera` del nido. Non e` il mondan romore altro ch'un fiato di vento, ch'or vien quinci e or vien quindi, e muta nome perche' muta lato.

Parola Del Giorno

quell'apparato

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