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Aggiornato: 25 luglio 2025


A quei centri di vita monastica affluivano, da quei centri si diffondevano le notizie politiche utili a sapersi da ogni classe di aderenti. Le vaste possessioni degli ordini religiosi favorivano il continuo viavai dei razionali, dei vicarii, dei gastaldi, tramutati in messaggeri. Il servizio delle poste pubbliche era in mano delle universit

E i Vivaldi non avevano il torto ad osservarla fedelmente; perchè nel palazzo di Quinto era un magnifico stare, quasi meglio che nel palazzo di Genova, dove gli affreschi, le dorature, le sculture e le tele di valenti pittori d'ogni scuola, facevano sempre un viavai di forestieri, che era una molestia da non dirsi a parole, quantunque tornasse a maggior lustro della casa.

Per altro, non corriamo così a fiaccacollo colle deduzioni. I primi tempi di quella vita nuova di Ariberti non furono, o non gli parvero brutti. Le consuetudini parlamentari gli schiudevano come un altro orizzonte agli occhi dello spirito. Il viavai, l'affaccendarsi di tanti colleghi, il meccanismo dei partiti, le amicizie facili, le speranze comuni, gli davano una sembianza di allegra operosit

Per le strade e pei vicoli, non essendo giorno di festa, si vedeva il solito viavai: ma un attento osservatore avrebbe facilmente notata l'assenza dello zerbinotto e della signora elegante. Infatti, era un lunedì, e il veglione del teatro Carlo Felice era finito alle sei del mattino. Le belle dormivano; e l'ora dei belli, come la dicono a Genova con frase molto gustosa, non era anche suonata. I belli duravano ancora nel primo sonno, quantunque fossero le undici all'orologio delle Vigne, le undici e un quarto a quel della Posta. Notiamo di passata che gli orologi di Genova non sono punto dissimili da quelli delle altre citt

Viavai di ufficiali, precisi, che in silenzio entrano, escono. Questo a cavallo. Quello in motocicletta. Altri in biciclette sguinzagliate a ventaglio. Pure a ventaglio si sentono partire le forze della volont

Quella gran luce fa biancheggiare nel fondo le isole gigantesche dei fabbricati. Gli alberi rompono un tratto quella gran mano di bianco; ma sotto gli alberi, la luce dei chioschi, dei caffè, delle botteghe, sforacchia per mille versi la frappa. Poveri alberi, quando dormono? E quando cessa questo viavai di gente, e questo affollarsi di vetture, di omnibus e di tramways?

*Digione era allegra: un'insolito viavai di gente percorreva le strade: le donne venivano sull'uscio delle botteghe per vederci passare e tutte avevano un sorriso, un complimento per noi... per niente non avevamo debellato i più celebri soldati della Pomerania!... Oh! giorni!... O dolcezze perdute, o memorie!... Dirò con quel povero Renato così tradito dalla moglie e da Piave!

In quella guisa fu risposto ai Genovesi. Ma eglino, o fosse per guadagnar tempo, o perchè sperassero di smuovere dalla lega alcuno nei Carretti, o finalmente perchè in tutto quel viavai d'ambasciatori mirassero a pigliar cognizione dei luoghi e dello stato degli animi, non si tennero paghi di quella risposta dettata dal marchese Galeotto, e vollero averne l'intiero.

Ma s'è ancora intronati dallo strepito della grande Stazione lugubre, dove s'è discesi rotti e sonnolenti; e quel vasto spazio pieno di luce, quei mille colori, la grande colonna di Luglio, gli alberi, il viavai rapidissimo delle carrozze e della folla, s'intravvedono appena. È il primo soffio impetuoso e sonoro della vita di Parigi, e si riceve a occhi socchiusi.

Essa rispose con una spallata e girò lo sguardo per il piano dell'acqua come se cercasse lontano una ragione per non rispondere. La barca spinta dai colpi lenti e pesanti dei due remi passò davanti a Tremezzo, in mezzo al fitto viavai delle barchette d'ogni foggia e d'ogni colore, che scaricavano o pigliavano gente.

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