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Aggiornato: 8 luglio 2025


Le risposte sfolgoranti di Cattaneo gli accendevano le guance e le orecchie, che parevano scarlatte per morbillo. Dio gli usi misericordia degli svarioni che gli piovvero dai denti! Cattaneo ripartì, e noi sedemmo a cerchio ad un solenne fiasco di vino del Vesuvio, ad alcuni capponi arrostiti, ad un pasticcio freddo, inusitate vivande onde ci fu liberale il Medici.

La fanciulla diventò sempre più magra, sempre più esile; esaltata dalla sua postuma passione, aspettava sempre. Ma egli non venne più ed essa nella primavera pensò di andare a raggiungerlo. Al signor VESUVIO, di professione VULCANO, strada fra Napoli e Salerno, casa propria ultimo piano. Carissimo amico,

Nella bandiera della Legione Italiana saranno iscritte a lettere d'oro, sulla parte superiore del Vesuvio, queste parole. «Gesta dell'8 febbraio del 1846, operate dalla Legione Italiana agli ordini di Garibaldi».

Dite benissimo: amo anch'io Napoli e appena, dopo lunghe assenze, ho riveduto il Vesuvio, Posilipo, le linee di Chiaia, di tutti que' luoghi dal nome armonioso, mi son sempre sentito occupar l'animo da tenerezze ineffabili.... Chi non ha fatto un bel sogno a questi dolci tramonti.... chi non ha sentito soave il fremito delle più trepide passioni fra tanta luce, tanto profumo di fiori, tanta allegrezza di natura?

Molto fruttifera e bella è la campagna nella valle che si stende dai monti di Marciana, a destra del gran golfo, sino a Porto Longone: essa attraversa l'isola per gran parte della sua lunghezza e forma un contrasto magnifico colla selvaggia imponenza dei monti. Questi raggiungono la loro massima altezza sopra Marciana, col Cavanna, che è alto quanto il Vesuvio.

LARDONE. Lasciamo «quae pars est» e nomi da scongiurar gli spiriti. PEDANTE. Tutti son nomi significativi ch'esprimono le forme di quei vasi. Oste, hai tu del cecubo, dell'amineo e de' «spumantia vina Falerni»? CAPPIO. Non intendere vostre linguagie. PEDANTE. N'hai del cecubo di Pozzuolo, dell'amineo di Vesuvio e del razente de' monti Falerni?

Un giorno, albergo a mano non trovando, dicea ch'era vigilia con digiuno ed altre maliziette va innestando. Tiriamo innanzi diceva a ciascuno. Il lacchè disse: Io mi vi raccomando: voi non mi siete padrone opportuno; e gambettando con gran leggiadria, con l'arme del Vesuvio fuggí via.

Combattessi una seconda gran battaglia alle falde del Vesuvio; e vi pugnò Teia come Totila nella prima: piú felice di lui, morendo sul campo, e, dicesi, dopo aver cambiati parecchi scudi, carichi, l'un dopo l'altro, di aste nemiche. Allora si arresero tutti i goti restanti ; e chi li dice poi cacciati fuor d'Italia, chi sparsi in essa. Certo, molti rimaneano ancora.

Io sono un cavaliere le dicea in questi fatti timido e pupillo; esule, posso dir, siccome Enea, ma d'una nobiltá, permesso è il dillo, che la casa Chiarmonte è una capanna, alla mia a petto, e un casolar di canna. Io son del gran casato di Vesuvio. La mia modestia, so, troppo s'avanza; ma vi potrei mostrar che pel diluvio, siccome gli altri, non ebbe mancanza. Ennio lodollo e l'esaltò Pacuvio.

Sul qual monte, sebbene confuso, lo strepito delle artiglierie era giunto sino dal rompere dell'alba; e aveva riscossa la gente degli stormi, che rimase in ascolto stupefatta, come di cosa mai più sentita. Io mi figuro quelle turbe quali fossero, rammentando l'atto di tale che vidi curvo al cratere del Vesuvio, porgere l'orecchio ai boati, che s'odono prorompere da quelle profondit

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