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E li mercanti, che aranno pagato, ritornaranno a cambiare di mano in mano; e cosí non verranno mai denari in Regno. Questo è tutto quello che si potria dire per voler sostentare che li denari pagati in Regno dal mercante, al quale fûrno cambiati, se non vi erano prima inviati di contanti, non vi debbano venire.

Sarebbe cosa facile: i tanti che mangiano per cinquanta, contentarsi di mangiare per venticinque. Per persuadersi che i tempi sono cambiati, date un colpo d'occhio all'Austria. Chi non preferisce oggi la condizione d'un onesto contadino a quella ormai ridicola di cotesto imperatore e re?

Anzi a te dico, pedante insolente: della nostra Marfisa il naturale io vo' tacer sino al canto seguente, benché paia la cosa vada male, ché non ho detto de' fatti niente nel primo canto, ch'è sol liberale d'umori e di caratteri cambiati, e mi saranno i difetti addossati.

Se nella vecchiaia del mio Turpino i paladini non avessero cambiati gli antichi costumi, che teneano del mirabile, gli accidenti della Marfisa sarebbero piú maravigliosi.

Ma eran cambiati i bei tempi degl'Inquisitori; ed in Italia a dispetto dei retrogradi che proteggono per conto proprio i chercuti, gi

Dico però: dovete accontentarvi se gli accidenti non vi paion grandi, perocché voi dovreste ricordarvi, non s'usavan piú i fatti memorandi, e che a principio proposi narrarvi cambiati in tutto i Rinaldi e gli Orlandi e i paladini e la plebe e i signori, per la virtú dell'ozio e de' scrittori.

In quei giorni le tante prigioni di Roma, e molti conventi, cambiati in luoghi di reclusione, bastavano appena ai detenuti politici. Monti, Tognetti e il loro amico e compagno Curzio Ventura, erano stati, come vedemmo, rinchiusi nelle Carceri Nove: l

Infin chi nel Boiardo e l'Ariosto letto ha de' paladini e del re Carlo e il costume d'allora, dirá tosto che di lor per ischerzo oggi vi parlo. Tuttavia starò saldo al mio proposto, e so ch'io dico il ver, so autenticarlo: l'ozio, la pace e le scritture nuove gli avean cambiati, ed ho ben mille prove.

I tempi sono cambiati, bisogna camminare con essi se non si vuol restare schiacciati e soffocati appunto da questo pondo grandissimo che il passato ci ha posto sulle spalle; bisogna far qualcosa noi pure per esser degni degli avi. Il principe pronunziava queste parole con voce monotona, senza nessun sentimento, come una lezioncina imparata a mente.

Piú oltre non vo' dir della materia, ch'oggi forma la storia del re nostro; dico sol ch'è ridotta una miseria, ch'io mi vergogno a consumar l'inchiostro. Ma sopra tutto la faccenda seria, cambiati paladini, è il fatto vostro, e che in casa pel figlio e per la figlia e per la suora non abbiate briglia. Era Turpino rigonfiato e avria quattr'ore ancora seguitato a dire.