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Aggiornato: 8 luglio 2025
Le due guardie che avevano accompagnato il loro superiore contemplavano e comentavano le quattro o cinque tele addossate al muro: una copia della Beatrice Cenci del Reni, un paesaggio di Taormina, il tempio di Pesto, la scena rosseggiante d'una eruzione del Vesuvio, con una fiumana di lava che affluiva fino al mare in convulsione...
La quistione degli abiti non fu mai una quistione per Gabriele. La natura avendolo provvisto di una magnifica capigliatura nera, come gli augelli del cielo sono provveduti di piume, Gabriele non aveva bisogno di coppola. Le belle lave del Vesuvio, che lastricano le strade di Napoli, avendogli indurito l'epidermide dei piedi, come gli animali erranti, egli non sentiva la necessit
Sì, sì, diventerò un oceano di lava, più vasto e più cocente degli oceani di fuoco rabbioso che l'Etna e il Vesuvio mal contengono sotto montagne pesanti! Il mio oceano d'amore fumante sar
Lucifero fu scellerato, ma grande ribelle: ardì muovere guerra al trono di Dio, e nella battaglia rimase fulminato; caduto sopra un mare di fuoco, quivi sta chiuso dentro la immensa sua ira; e quando rugge, dall'Etna, dal Vesuvio, dalla Ecla o dal Chirombaco prorompono fiumi di fuoco; e quando muta fianco, il mondo traballa come un ebbro, l'Oceano sparisce, e si sprofondano i regni.
Gabriele si mise a vagabondare sotto pretesto di fare delle commissioni. A Napoli non si vive positivamente di aria e di maccheroni conditi dall'incomparabile spettacolo del Vesuvio e delle sue eruzioni.
È l'ultimo grado del crepuscolo; un raggio mestissimo si diffonde lungo i lidi fiorenti di Napoli. Le vette dei monti Tifata, Vesuvio, e degli Appennini che lo ricingono da un lato, ardono di luce vermiglia, che a mano a mano degradando nelle montagne più lontane si smarrisce nel buio della notte sorvegnente, come il tempo si confonde nella eternit
Ecco il bel mare; ecco le cittadine, che sorgono quali gemme alla sua sponda; ecco il bel Vesuvio, il più bello tra i monti, il più delizioso; ecco Partenope, che esce luminosa dall'onda, e che egli vuole deliziare del suo canto. La folla gli si fa incontro festosa; inneggia ad Apollo; i sacerdoti conducono pingui tori dalle corna dorate, per immolarle al sacro nume.
Parola Del Giorno
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