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Aggiornato: 9 giugno 2025
La principessa sentì l'offesa, che le era diretta, ma continuò impassibile a lavorare alla rozza coperta di lana. Don Pio, che voleva provocare in lei un moto di dispetto e sperava di farla uscire, di liberarsi di quella incresciosa vigilanza, capì che la principessa non avrebbe lasciato quella camera neppure se egli le avesse detto in faccia apertamente: Vattene!
NEPITA. Credetelo, che è cosí; perché dicea mia madre che queste radici han gran virtú di farsi amar dalle donne. GERASTO. Taci, vattene a casa. Io l'ho serrato qui dentro; or andrò a certi gentiluomini genovesi miei amici e mi informerò di lui con molta destrezza. SANTINA. O figlia, figlia, che infelice fortuna è questa che tu hai incontrata!
Li raggiunse, li divise: Assassino, assassino! urlò come una bestia ferita. Ebbene? disse Ciccillo freddissimamente, che c'è? Ella non rispose, guardandolo con gli occhi stralunati. Vattene subito a casa tua, comandò lui. Me ne vado, me ne vado subito, singhiozzò lei, implorando.
E quest'uomo si chiamerebbe? Ahmed Mohammed, disse il beduino audacemente. E tu hai coraggio di dirmelo in faccia? E perchè dovrei tacere? Sai che ti trovo ben ardito? A un beduino è permesso di essere ardito. Se un altro avesse detto tanto non avrebbe più la sua testa sulle spalle. Vattene! E il mio uomo? Che muora. Tu manchi ai tuoi giuramenti, Ahmed! esclamò il beduino furibondo.
SPEZIALE. Vorrei saper da te, vuoi o non vuoi farti questo rimedio? MORFEO. Vorrei saper da te, vuoi o non vuoi partirti di qua? SPEZIALE. Non accostarti, che giuro passarti questo alla trippa. PANURGO. Di grazia, vattene. SPEZIALE. Non me n'andrò senza vendetta: almeno, gli spezzarò questo pignatino in testa e gli butterò il brodo in faccia.
E io darei dieci anni della mia vita per vedere il mio rivale agonizzante ai miei piedi. Siamo in pari condizioni, lasciamo adunque che scampino. Vattene a trovare adunque il traditore e che All
Fathma alzò il capo con fierezza e le lanciò una occhiata sprezzante. Quale scopo avevi quando salisti da me? domandò ella. Non ti conosco, sento istintivamente che tutto ho da temere da te, che tu hai degli strani progetti nel tuo capo; vattene che io non ti cerco. Abd-el-Kerim saprò trovarlo da me. Sai chi io sono? disse la greca senza muoversi. Non mi curo di saperlo. Voglio che tu lo sappi.
«E sempre fuggire, e sempre fuggire, nè ferire mai!» rispondeva il Caserta «vattene, se vuoi; io aborro il consiglio della paura; non passò anche un'ora che mi apparecchiava a partirmi da questa vita senza vendetta, adesso avanti di morire posso sperare di vedere il sangue del mio nemico; è mancata la vendetta della mente, quella della mano non può mancare: non sei anche tu armato di pugnale? che temi?
Non ho bisogno di nulla; vattene! Così disse asciuttamente Aloise; ma ravvedutosi tosto, pose una mano sul braccio del servo, che mogio mogio si muoveva per obbedirlo, e con accento carezzevole soggiunse: Va, buon Antonio, va a riposarti. È tuo costume di alzarti sempre per tempo. E poi, domattina, avrò bisogno di te.
Dimmi il perchè? disse Notis furibondo. Perchè ti odio e ti disprezzo. Vattene!.... Il greco lanciò una bestemmia ed alzò le mani come per abbracciarla. L'almea fece un salto indietro, ponendo la dritta sul pugnale. Non toccarmi, maledetto! gli disse con voce sibilante per l'ira. Guarda, Fathma, noi siamo soli, la foresta non ha abitante alcuno, e io sono risoluto a farti mia.
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