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Aggiornato: 17 giugno 2025
Una parte de' crociati, passando per Italia, cacciarono di Roma l'antipapa, ed imbarcandosi in Puglia andarono a raggiungere in Asia i rimanenti; i quali tutti insieme presero poi Gerusalemme, e vi fondarono un regno latino . Intanto, tornati Arrigo a Germania e papa Urbano a Italia e a Roma , morí questi glorioso l'anno medesimo della presa di Gerusalemme.
Furono i pontefici che scelsero d'allora in poi gli abati, e questi nuovi capi del chiostro si dissero manuales, perchè ricevevano l'investitura dalle mani del papa. Il primo di questi fu Tommaso da Celano, ardente seguace di Urbano, uomo di qualit
Nacque adunque questo singulare splendore italico nella nostra cittá, vacante il romano imperio per la morte di Federigo, negli anni della salutifera incarnazione del Re dell'universo MCCLXV, sedente Urbano papa quarto, ricevuto nella paterna casa da assai lieta fortuna: lieta, dico, secondo la qualitá del mondo che allora s'usava.
E tuttavia si avrebbero a ricordare, che il Cardinale Barberini poi Urbano VIII, andava in Parigi promettendo nonchè assoluzione indulgenza a cui ammazzasse fra Paolo, Clemente VIII, aveva concesso mediante uno elegantissimo breve in virtù del quale era dato facolt
Ai primi di aprile Urbano Rattazzi salì alla Presidenza del Consiglio, e il partito rivoluzionario sperò, sotto di lui, di ottenere ciò che non gli era riuscito di ottenere sotto Ricasoli, benchè ricordasse che era ben Rattazzi che aveva, per comando di Napoleone, organizzato la tragedia di Aspromonte.
Le glosse ampliando affermano il Papa facultato a dispensare contro il Vangelo, gli Apostoli, e il diritto naturale; il Rubeo addirittura ogni più scapestrata enormezza compendia in questo aforismo: «il Papa può tutte le cose fuori del diritto, sopra il diritto, e contra il diritto.» Ma non ci ha mestiero glosse quando un Papa, Innocenzio III ti spiattella: «credere facilmente, che Dio permetta al Papa di potere fare cose contra la fede .» E dev'essere proprio così, poichè il Papa ne ha fatte tante senza che Dio se ne risenta! Per ultimo Urbano II a certo vescovo che lo consultava intorno alla penitenza da darsi all'uccisore di uno scomunicato rispondeva: «noi in coscienza non estimiamo omicidi quelli che ammazzano per zelo della madre chiesa cattolica .» Leggendo questa dottrina anco noi abbiamo tenuto per fermo, che il signore della Rovere Ministro della guerra deve avere appreso ai giorni nostri umanit
Platina nella vita di Urbano II racconta, come Enrico vescovo di Soissons risegnasse il suo vescovato nelle mani del Papa perchè proposto vescovo dal re, di Francia, e giurò nelle sue mani non sarebbe mai intervenuto alla consacrazione di vescovi di nomina regia.
La cometa apparve di agosto, e Urbano IV moriva di novembre.» «Ma la cometa non per anche scomparve. Credilo, Gismonda; un gran Re deve morire, e Carlo d'Angiò è Conte di Provenza soltanto.»
Allora regnò solo Carlo di Durazzo; ma guastossi anch'egli col papa, guerreggiò con esso, risalí ad Ungheria e vi morí, lasciando il regno a Ladislao suo figliuolo, fanciullo . Guerreggiarono quindi per questo i suoi partigiani contra Ottone, ultimo marito della spenta Giovanna, contra Urbano VI, contra Luigi II per lunghi anni.
Più dannoso al non florido patrimonio urbano erano certi battesimi che il Senato faceva a personaggi estranei alla famiglia e più elevati. Ne ricordiamo un solo.
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