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Aggiornato: 5 maggio 2025
Quando Sant'Aubert parea occupato delle piante, contemplava con trasporto Emilia e Valancourt, i quali passeggiavano insieme; questi col contegno e l'emozione del piacere indicava una bella vista nella scena che lor s'offriva; quella ascoltava e guardava con un'espressione di sensibilit
No!... No!... Non voglio! gridò Lalla, non più singhiozzando, ma guardando sua madre con un'espressione di maraviglia, di sgomento e anche quasi di gelosia ne' suoi occhi spauriti. No, no, non voglio!
E tu, penserai a me? rispose Giuliano, colla coscienza di dir cinque parole orribilmente vane e stonate. Uhm! rispose Milla secondo.... se avrò tempo. Perchè, soggiunse con un fare soavemente biricchino se tu hai delle occupazioni.... può darsi che ne abbia anch'io.... e che siano importanti come le tue. Egli la guardò, con un'espressione indefinibile. Come?... mormorò che intendi dire?...
Levò gli occhi cerchiati d'azzurro come Lucia chiese il permesso d'entrare; si alzò premurosamente, stette in attesa di sapere il perchè della visita. Lucia si spiegò. A le parole della signorina, il volto pallido e soave della giovine bionda, prese poco a poco un'espressione dura; la bocca le si atteggiò a disdegnosa amarezza; gli occhi turchini si fecero torbidi.
Il greco che lo osservava attentamente notò quel movimento, anzi indovinò la domanda che pendeva dalle labbra dell'infelice prigioniero poichè la sua faccia assunse un'espressione di diabolica gioia. Ti comprendo, disse. Tu vuoi interrogarmi in qual modo io sia qui e che avvenne della donna che ti portò disgrazia. Sta zitto che io te lo dirò.
La contessa mosse incontro a Nenni, con un'espressione di letizia, con un sorriso così limpido, che Ariberto fece girar tra le dita nervosamente il bastoncino d'ebano. Come mai? ella chiese. Io non vi aspettava più.... Se volete, torno via! disse Nenni ridendo. No, no, ve ne prego! esclamò Gioconda con involontario calore. Sedete qui, accanto a me; oggi siete la pecorella smarrita.
Diana se l'era presa sulle ginocchia, ne lisciava i capelli, ne cercava sotto l'inviluppo dei lini le gambine stecchite, la palpava da ogni parte; e un'espressione di pena, d'angoscia si dipingeva sulla sua fisonomia. Bebè piagnucolava, tendeva le braccia alla bambinaia.
Il soffio misterioso dell'amore le aveva dato un'espressione nuova, inconsciamente più ardita; se prima era ammirata, adesso poteva svegliare la concupiscenza e accendere la passione degli uomini. Ma Loredana pareva ignorare e il mutamento compiuto e la significazione pericolosa della sua bellezza.
Spiacevole! è un'espressione miserabile. Io vado a pregare Iddio.» Ed alzatasi sospirando, se ne andò. «Che significa ciò?» chiese Emilia. Non è straordinario,» rispose suor Francesca; «ella è spesso così. La sua ragione è alterata; vaneggia. Povera donna!» soggiunse Emilia; «pregherò Dio per lei. Le vostre preci in tal caso si uniranno alle nostre, giacchè ne ha bisogno.
No, non lo rammento; e Maria, che s'era sentita la faccia diventar prima pallida, poi accesa, rispose confusa, con una stretta al cuore senza poter riuscire a padroneggiarsi, rispose quel no seccamente, aspramente. Allora fu la scarpettina di Lalla che toccò il piede di Giorgio. Il conte alzò gli occhi: la fanciulla lo fissava con un'espressione ch'era tutta un punto interrogativo.
Parola Del Giorno
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