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Aggiornato: 6 giugno 2025
Toltami finalmente all'afa di Milano e rinfrescatemi le labbra con un'acqua purissima, sento bisogno di fare qualcosa o per lo meno di chiacchierare un pochino. Se mi ascolti, quando ti rivedrò prometto farti tanti baci di più, e di dirti ancora la mia compiacentissima amica. Da Milano a Biella voler descrivere il viaggio sarebbe come dire: Leggi l'orario e ti divertirai!
Era un'acqua colorata e tepida di un sapore che faceva fare gli occhiacci. Lo si inghiottiva come una medicina disgustosa. Il 2557 non lasciò mai il suo mezzo litro di vino di 18 centesimi, anche quando il vino era acre o imbevibile come l'aceto. Egli aveva uno stomaco di ferro, ma senza una goccia di vino non avrebbe potuto digerire i piatti del menu carcerario.
Lungo il sentiero che conduce al Colle d'Olen, e nel punto in cui si dispicca quello che sale verso il vallone d'Indren e verso il Rosa, a circa m. 2320, sgorga per parecchie abbondanti polle ai piedi di un macigno un'acqua purissima, fresca e saporita, rinomata nella valle, nota a tutti i viaggiatori che non mancano di sostarvi per dissetarsi.
Trattata come le altre acque, il residuo della concentrazione di due litri era costituito da un'acqua perfettamente chiara e limpida, con un leggerissimo deposito cristallino bianco. Le varie acque descritte si sottoposero, come dissi, ad alcuni saggi, gli uni fatti subito, altri eseguiti più tardi sui residui dell'evaporazione incompleta di due litri d'acqua. Incomincio da questi ultimi.
CRICCA. Ogni donna maritata lo sa fare. GRAMIGNA. Fa diventare li uomini bestie, asini e becchi, e le donne vacche e scrofe. CRICCA. Ci diventano senza l'arte sua ogni giorno. GRAMIGNA. Fa pronostici infallibili. CRICCA. Pronostica sempre male ché indovini. GRAMIGNA. Fa un'acqua che tuffandosi dentro l'uomo s'innamora piú. CRICCA. Ogni acqua fa questo effetto, affogandovisi dentro.
La libera ispirazione intuitiva che si rivolge direttamente all'intuizione del lettore ideale si trova così imprigionata e distribuita come un'acqua potabile per l'alimentazione di tutte le intelligenze restie e meticolose.
Ne votai due, uno dopo l'altro, senza prender fiato. Il terzo non potei finirlo. Mi parve un'acqua di tinta motosa col sapore dell'acqua salmastra. Al bagno di Genova non arrivavano mai meno di due o tre «catene» al giorno. Era come il bagno che incatenava i galeotti che dovevano poi disperdersi in altri bagni. Cogli altri giunti, eravamo più di una cinquantina.
Oh! materno fossato, quasi pieno di un'acqua fangosa! Bel fossato d'officina! Io gustai avidamente la tua melma fortificante, che mi ricordò la santa mammella nera della mia nutrice sudanese.... Quando mi sollevai cencio sozzo e puzzolente di sotto la macchina capovolta, io mi sentii attraversare il cuore, deliziosamente, dal ferro arroventato della gioia!
Massimo Bagliani, rassicurato che la sua presenza in Tremezzina non sarebbe stata cagione di conflitti diplomatici, aveva scritto segretamente a Cresti che sarebbe venuto il giorno tale, l'ora tale, ma non dicesse nulla per il momento a Villa Serena, al Castelletto e in altri luoghi, volendo prima abituarsi alla respirazione della nuova aria e rientrare a poco a poco nelle antiche impressioni con quella prudenza con cui si entra in un'acqua un po' troppo fredda.
I più floridi paesi della romagna non esistevano ancora; un'acqua torbida ed inerte, tratto tratto percossa da innumeri tuffi di uccelli vallivi, evaporava lentamente al sole avvelenando nell'aria ogni alito di vita; il mare lontano, cerulo sotto l'argento delle sue spume, la chiudeva come in un immenso monile niellato.
Parola Del Giorno
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