United States or Liechtenstein ? Vote for the TOP Country of the Week !


Nego d'aver tentato di respingere quel puzzolente sudiciume; gridai però ch'ero italiano; che non ero in flagranza di reato, che anzi mi trovavo in territorio straniero, e in mancanza di trattati d'estradizione, non poteva mettermi le mani addosso nessuno, meno d'ogni altro poi i turchi.

Gl'immensi dispendii che la Repubblica dovette sostenere per la guerra co' Turchi, gli ultimi anni del secolo di cui ci occupiamo, resero straordinariamente operosa in quell'epoca la zecca nostra.

E cosí restarono di piú batterne le zecche maggiori. Ma li francesi ben tosto trovarono nuovo ripiego per farci guadagno, battendole a lega piú bassa; nel che ebbero fortuna, ché per qualche tempo i turchi non conobbero la frode, bastando loro vedere quel bel conio.

TEODOSIO. Io veramente son Teodosio padre di Olimpia, e questo è il vero Eugenio mio vero figliuolo! EUGENIO. E siamo stati venti anni in man di turchi e abbiamo rotta la prigione e siamo venuti a Napoli per saper se fussero ancor vive. SQUADRA. Oh oh, come risponde quest'altro a tuono, alle consonanze! TEODOSIO. O Sennia molto amata, o Sennia poco goduta e molto sospirata!

I titoli presentati dai candidati formavano, nel loro assieme, i così detti piani di prova. Vi figuravano i lunghi e buoni servigi prestati sotto la vermiglia bandiera della Repubblica, le ferite, le malattie sofferte a motivo del contagio, le azioni di merito e ove ne era il caso anche le prigionie passate sotto i Turchi, i naufragi patiti e la perdita degli averi. Gli ultimi tempi imbelli della Serenissima avevano naturalmente assottigliato di molto il bagaglio eroico di codesti titoli, surrogandoli con i più modesti e comuni dell'anzianit

Dopo secoli e secoli la bandiera italiana tornava minacciando sui mari che sembravano averla dimenticata, e non era la bandiera di Venezia o di Genova che aveva scoperta l'America e salite le mura di Costantinopoli, non la bandiera di Roma papale che aveva annichiliti i Turchi a Lepanto, ma la bandiera d'Italia che sventolando sull'asta delle antiche aquile romane riprendeva la loro via.

Vi si tennero da quindici tra veglioni e giuochi cavallereschi, ed una specie di circo equestre, con campeggiamenti di dame accorsevi fin dentro la platea con quattro carri tirati da mule bianche e assedî e assalti di torri tra cristiani e turchi.

Giacomo, per tutta risposta, fece passare il fumo della sigaretta per il naso come i Turchi, poi lo inghiottì come gli Spagnuoli; poi, alzando il capo, vide fermarsi poco innanzi al suo tavolino una bella signora, mezzo vestita da uomo, accompagnata da un giovanotto con un soprabitino cortissimo e un berettino di panno bigio; la signora cercava un posto dove sedersi: ma il caffè era tutto pieno.

Enrico visitò dopo l'arsenale, che gli destò gran meraviglia; gli si mostrarono le navi prese ai Turchi e le altre spoglie che si avevano dei Turchi stessi. Il re passò otto giorni a Venezia, ove, a quanto dicesi, si divertì assai.

Quel canto è un grido di guerra: All’armi, all’armi, la campana sona, Li Turchi sunnu junti a la Marina! E la campana della torre di S. Antonio coi suoi improvvisi, precipitati colpi chiama all’armi: e le donne de’ minacciati villaggi fuggono atterrite: e gli uomini corrono a difendere contro i cani infedeli le loro case, i lor figli, i loro santi.