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Ma se il vicario del mio Figliuolo s'avede de' difecti dell'uno e de l'altro, li debba punire: e a colui tollere l'offizio suo, se non si corregge e non amenda la sua mala vita; e a colui che compra gli starebbe bene che egli li desse, in quello scambio, la pregione, che egli sia correcto del suo difecto, e gli altri ne prendano exemplo e temano, acciò che neuno si levi piú a farlo.

Perché, se non vel tollete voi, non è alcuno che vel possa tollere. Come Dio è adempitore de' sancti desidèri de' servi suoi, e come molto gli piace chi dimanda e bussa a la porta de la sua Veritá con perseveranzia. Ora t'ho decto, carissima figliuola, e in tucto dichiarato e illuminatone l'occhio de l'intellecto tuo verso gl'inganni che 'l dimonio ti potesse fare.

Questo non è facto senza providenzia senza vostro bene, ma con molta providenzia e vostra utilitá, per tòllere la speranza del mondo all'uomo e farlo córrire e dirizzare a me che so' suo fine, che almeno, per importunitá di molestie, egli ne levi el cuore e l'affecto suo.

O tu mi traie l'anima del corpo, però che non pare che io possa piú; o tu mi refrigerio e mostrami in che luogo io e gli altri servi tuoi ci possiamo riposare, acciò che questa lebbra non ci possa nuocere tollere la puritá de l'anime e de' corpi nostri.

E però gli uomini del mondo non possono tollere le virtú de l'anima; ma tucte le loro persecuzioni sonno acrescimento e provamento della virtú. La quale prima è conceputa per affecto d'amore, come decto è, e poi si pruova nel proximo e si parturisce sopra di lui.

Pure, di terra non si poteva fare di tanta grandezza che fusse sufficiente a passare il fiume e darvi vita etterna, cioè che pure la terra della natura de l'uomo non era sufficiente a satisfare la colpa e tollere via la marcia del peccato d'Adam, la quale marcia corruppe tucta l'umana generazione e trasse puzza da lei, come di sopra ti dixi.

Sedendo qui sulle rovine di un palazzo romano, al rumore delle onde che si frangono contro di esse, tornano inconsciamente alla memoria i versi di Orazio: «O diva gratum quae regis Antium, Praesens vel imo tollere de gradu Mortale corpus, vel superbos Vertere funeribus triumphos

Le mani, in tòllere le cose del proximo suo, e con laidi e miserabili toccamenti, le quali sonno facte per servire il proximo quando il vede nella infermitá, sovenendo con la elemosina nella necessitá sua.

Ma perché la virtú nel giusto perfecto passa la natura, cioè che 'l timore, che gli è naturale, lo spegne e trapassa con odio sancto e col desiderio di tornare al fine suo, che la tenerezza naturale non gli può fare guerra, la coscienzia sta queta, perché nella vita sua fece buona guardia, abbaiando quando e' nemici passavano per volere tollere la cittá de l'anima.

Se tu avessi uno lume, e tucto el mondo venisse per questo lume; per quello tollere, el lume non diminuisce, e nondimeno ciascuno l'ha tucto. È vero che chi piú o meno participa di questo lume: secondo la materia che colui, che riceve, porta, cosí riceve il fuoco. E acciò che meglio m'intenda, pongoti questo exemplo.