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Aggiornato: 18 giugno 2025


Fortunata ape! esclama egli.-Tu tocchi la coda di quel bell'occhio tremante; tu ti accosti al lembo di quell'orecchio; tu vi susurri dolcemente, come se bisbigliassi un segreto d'amore; e, mentre ch'ella agita la leggiadra sua mano, tu voli a sugger miele da que' labbri che contengono il tesoro d'ogni diletto.

L'idea dunque di un mondo fatato di tesori immersi nel fiume assicurò per un istante un interesse fantastico al progetto di Garibaldi. Ma quale più grande e mirabile tesoro per Roma, del Tevere stesso? Come rassegnarsi a perderlo per l'incerto rinvenimento di questi tesori?

Il che mi pare piú tosto da ridere che da credere: percioché quanto tesoro fu mai sotto la luna, o sará, non avrebbe forza di saziare la fame di un solo avaro, non che d'infiniti, che sempre sopra la terra ne sono. Che dunque piú?

Io non so s'i' mi fui qui troppo folle, ch'i' pur rispuosi lui a questo metro: <<Deh, or mi di`: quanto tesoro volle Nostro Segnore in prima da san Pietro ch'ei ponesse le chiavi in sua balia? Certo non chiese se non "Viemmi retro". Ne' Pier ne' li altri tolsero a Matia oro od argento, quando fu sortito al loco che perde' l'anima ria.

Quivi si vive e gode del tesoro che s'acquisto` piangendo ne lo essilio di Babillon, ove si lascio` l'oro. Quivi triunfa, sotto l'alto Filio di Dio e di Maria, di sua vittoria, e con l'antico e col novo concilio, colui che tien le chiavi di tal gloria. Paradiso: Canto XXIV <<O sodalizio eletto a la gran cena del benedetto Agnello, il qual vi ciba si`, che la vostra voglia e` sempre piena,

Lori, susurrava la madre, Lori, tesoro mio, amore mio.... Le faccia fiutar questa boccetta, consigliò la Teobaldi, è miracolosa! Povera fantolina; le sar

La scena è tanto semplice, che il conte si domina, sorride a Gioconda, le consiglia di buon grado l'acquisto di una stola e d'un manicotto di zibellino per tremila lire all'incirca. Ma quando Carlo Albèri, chiamati i ragazzi a riporre il tesoro, prende congedo con inchini più rilevati, camminando fin sul limitare a ritroso, Folco gli ripete: Davvero, Lei è ammogliato da quattro anni?...

Sei forse pentito d'esser disceso a Villa Serena? Son felice, Cresti: tu sei un tesoro. T'avevo detto che l'avresti trovata più bella! queste donne senza nervi migliorano stagionando. Tu sei cattivo con lei, Cresti... Dodici anni di schiavitù non le hanno fatto male. Va a credere alle donne.

Al giorno dopo Sulpicio pensò che a lui era stato affidato il verginale tesoro della sua compagna, ricordò le parole d'un commovente discorsetto che gli aveva rivolto il suocero, ricordò d'aver giurato di farla felice, ricordò un mondo di oneste ricordanze, pensò un mondo di savii pensieri e conchiuse che gli bisognava indurre Concetta a rimanere nel tetto coniugale.

Filippo fece un cenno con la testa, come per ringraziare il Candriani della sua premura; e nell'intervallo seguente, Berto riprese: M'hanno detto che è un tesoro, quella ragazza! Una delle nostre più belle e più caratteristiche borghesi.... Sai che ho buon gusto! rispose Filippo, sempre sorridendo. Gi

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