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Aggiornato: 8 maggio 2025


Senti, uscì a dire il cieco improvvisamente, poichè abbiamo tempo, voglio parlarti d'una cosa. Ti ricordi quando, dopo avermi spiegato il tuo sistema filosofico... la materia cosmica eterna, le forze, la materia organica, i vasi, le fibre, i tessuti, che so io, mi domandavi se mi avevi convinto, ed io ti rispondeva che era inutile, tenessi tu le tue idee, terrei io le mie...

Il giovanotto trovò Maria mutata, diversa dal solito la trovò più sostenuta, e, quando egli disse la causa di quella sua visita, fu costretto a notare in lei un vivo malcontento. Se io vi parlo di ciò, lo faccio perchè ne fui pregato da Prospero e perchè sentirei di essere per lo meno sconoscente se mi tenessi estraneo a quanto succede nella vostra famiglia.

A me basterebbe che tu me lo tenessi lontano un mese. Per questo mese io penserei a te. Io non mi fido. E se ti sborsassi il danaro prima di partire? Allora . Ti bastano duemila franchi? Peuh! Facciamo tre. Aldo si alzò, e andava difilato allo scrigno, quando un dubbio lo fece arrestare: Tu non ti fidavi di me. Dovrò io fidarmi di te? Se non ti fidi tralascia disse Nan

Io vi ho promesso, madonna, cominciò finalmente a parlare colui, io vi ho promesso che, per quanto tempo avrebbe potuto correr di mezzo, pure vi avrei riveduta alla fine. Il destino ha dunque voluto ch'io tenessi la parola, e prima che non avrei sperato. Oggi io posso finalmente mostrarmi a voi coperto di tali vesti, che faccian tacere ogni scrupolo; oggi possiam star l'uno in faccia all'altro, liberissimi di noi e della volont

Nel mezzo della vita che la mia sventura volle che io tenessi, abbandonata, senza lumi di religione e di fede, finchè non piacque a Dio di ritrarmivi, l'avvenimento funesto non avrebbe a me stessa fatto meraviglia. Ma ahimè, ahimè!... Giunta a tal punto Angiolina non ebbe più forza di proseguire, chè un dirotto pianto ed opprimente singulto alquanto le impediva la parola: come fu per le cure dell'amiche un poco rimessa, Ahimè! proseguì, era segnato nel libro fatale del destino ch'io dovessi bere fino all'ultima goccia il calice delle amaritudini. Nel tempo della mia tribolazione, io desiderava almeno conoscere chi potesse essere il padre di quell'essere che avrebbe dovuto pur troppo con orrore risguardare la madre sua; io era determinata di rinunziare per sempre al conforto di sentirmi chiamar madre, perchè il figlio non dovesse arrossirne, perchè il mondo non stampasse su quella fronte innocente il suggello della esecrazione. Oh quanto era infelice, amiche mie, quanto ora lo sono ancor più! Ma come scoprire il padre del frutto delle mie viscere?... Cresceva intanto nel mio seno quell'essere infelice, e le mie compagne di turpitudini e l'infamissima maestra di esse volgevano in dileggi e le mie lacrime e la mia affezione. Finalmente il giorno da me desiderato e temuto giunse, ed io misi alla luce un vezzoso fanciullo. Chi può narrare ciò che provai in quell'istante? Non osava guardarlo, poichè il primo di lui sorriso esser doveva l'ultimo per la madre sventurata. Lo strinsi al mio seno. Dopo pochi momenti le infami braccia della padrona di quell'orribile albergo me lo strappavano fra le risa e gl'insulti delle mie compagne di ludibrio. Buon Dio! che può mai impedire ad una madre, sia pur le mille volte colpevole, di ritrovarsi un su questa terra col parto delle viscere sue? Formai un progetto e tosto l'eseguii: ah! io ben sapeva come quella infelice creatura andava ad essere confusa fra le mille e mille sventurate sue pari in un di quei luoghi ove la piet

«E voi chi vi ha insegnato a battere alla porta come su un tamburo, e a dar del tu alle zitelledisse Marta sopravvenendo a troncare le parole del sagrestano: ma visto costui, mutò la cera e tacque, maravigliata di quell'apparizione d'un uomo creduto morto. «Meritereste, disse Mattia altezzoso che mi voltassi addietro, e le novelle che porto me le tenessi per me...

«Quando anche» gli rispondeva Rogiero, guardandolo traverso, «tu tenessi ad una mensa il posto del cane, ed io mi dovessi sedere nella scranna del Barone che gli getta l'ossa, aborrirei di sedermi a quella mensa.» «Questa è da valente uomo.

40 Quivi non si trovando altra mercede ch'al buon pastor ed alla moglie dessi, che serviti gli avea con gran fede dal che nel suo albergo si fur messi, levò dal braccio il cerchio e gli lo diede, e volse per suo amor che lo tenessi. Indi saliron verso la montagna che divide la Francia da la Spagna.

Quanto al vecchio entrò a dire la Cristina con un tremito nella voce l'ho fatto mandare via, anzi l'ho mandato via io, perchè a poco a poco, vuotava la cantina al curato e gli diceva dietro tutti gli improperi, e avrebbe voluto che gli tenessi mano io!... Via lui o via me, ho detto al curato: e se fosse vivo ancora oggi, rifarei quello che ho fatto!

Il presidente Luciani, con ambe le braccia fino al gomito stese sopra la tavola in attitudine del cane mastino quando si posa, in questa maniera discorreva agli onorandi colleghi: Pare impossibile! S'io non l'avessi fatta ricercare sottilmente, si può dire sotto i miei occhi, avvegnachè honestatis causa io tenessi la faccia volta alla parete, non mi potrei persuadere che la non fosse ciurmata.

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