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Mentre per la disposizione, insita in noi, di esagerar l'importanza di ciò che ci accade, Diana ingrandiva la sua facil vittoria, e il povero Eugenio Bardelli prendeva a' suoi occhi le forme d'un seduttore temibile, spuntava nel suo animo e si mesceva alle impressioni dolorose, inavvertito forse, non confessato certo, un sentimento diverso, quasi un risveglio di femminilit

Se un uomo la fissava, se una voce d’uomo cadeva su lei, se un riso d’uomo passava nella strada silenziosa, le sue magre spalle trasalivano impercettibilmente, si piegavano quasi con dolore, sotto quella forza temibile. Poi andava, per lungo il porticato, con gli occhi fissi ed il Rosario fra le mani, sperduta.

Ma ora, all'annunzio del confronto al quale stava per essere sottoposto, nulla rivelava nella sua espressione che la prova gli paresse temibile.

Il povero Duccio, seguitava sua madre, è venuto a salutarci prima di partire. E tu non c'eri. Dov'eri?... A spasso, pel paese, con quell'altro.... Quale altro? domandò Nicla. Il figlio del conte Traldi. La fanciulla rise. Oh! disse. Che temibile rivale, un bambino di otto anni!

«Egli mi dominava coll'ascendente del suo grande ingegno e della sua anima leale; e non poteva non esser temibile. Dovevo fuggirlo. Dovevo fuggirlo.

Temibile non è per l'uom la sera, Che alfin dir

Ancora: nel processo, come capo temibile della sommossa venne designato il contadino La Placa, cui si rivolse la particolare accusa di avere strappato la baionetta al Maresciallo dei Carabinieri in una colluttazione corpo a corpo.

Oh, no! ribattè vivamente Gioconda. Sono contenta che ti occupi dei tuoi studi! Forse vuoi che allontani Ariberto, senza un motivo, anzi quando ho motivo a essergli grato per le sue parole affettuose? La giovane tacque. Rimaneva in lei l'impressione, ostinata, che Ariberto fosse un nemico temibile; ma comprese che, neppur pregato, Folco non se ne sarebbe potuto sbarazzare d'un colpo.

S'era svegliato come da un sogno, dopo il duello, avvertendo quasi con paura che per la giovane gli si era annidato in cuore un sentimento assai più alto e più temibile che la concupiscenza; non avrebbe voluto confessarlo nemmeno a se stesso, ma l'ingenuit

«Addio, Fulvia. Non mi rimproverate un ultimo sfogo dell'anima. Io non sono temibile per voi. Non credo di esserlo stato mai dinanzi alla vostra fiera virtù. Ma ora poi, mi sento disfatto in faccia a me stesso, e debbo esserlo anche in faccia a voi. A rivederci, se il destino lo vorr