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Aggiornato: 27 giugno 2025
«L'autore dell'Abbandono e delle Macchiette, possiede oltrechè una intuizione felicissima nel tratteggiare i caratteri, una stupenda tavolozza per dar risalto alle figure e all'ambiente nel quale le fa muovere e agire. E però reputo che la lettura di questo nuovo suo libro piacer
Non gli restava altro lume che quello dell'arte; ma era un lume a sprazzi momentanei, quando l'uomo si trovava sulla sua impalcatura, con la tavolozza e i pennelli tra mani.
"Il domani un cavalletto da pittore collocato dinanzi ad una finestra, un'ampia tela fermata sovr'esso, la tavolozza appesa ad un chiodo, e uno sgabello a tre piedi, attendevano la prima seduta. Eugenio non solo fu puntuale all'ora segnata, ma anticipò di una buona mezz'ora per preparare le sue matite e i suoi pennelli.
Fiordalisa si era lentamente disciolta dai lacci dell'innamorato Spinello. Lavorate, lo voglio; diss'ella, non tanto per desiderio di comandare a lui, quanto per rimettersi in contegno e riavere la padronanza di sè medesima. Spinello, obbediente, ripigliò tavolozza e pennelli. Oh, quando sarete mia! mormorò, rimettendosi al cavalletto.
Aveva acquistata una fama universale; si parlava di lei dal palazzo di corte alla soffitta del miserabile. I poeti d'ogni calibro la cantavano su tutti i metri, e i pittori, vedendola, gittavano pennelli e tavolozza. Il conte era un bel tipo meridionale, alto e ben fatto; aveva occhi e capelli nerissimi, i lineamenti fini.
Eroica certo e il destino la ricompensa poichè il suo tondo marmocchio ruzzola nell'onda, capriola ed eccolo più sano di prima sulla sabbia. Vorrei l'Italia fosse così disinvolta nel lanciar la sua prole contro il nemico che schiuma di rabbia e d'odio eterno come il mare. Amici! grido allora, usciamo da questa coloratissima tavolozza che ha per colori donne e bambini e ondate schiumose!
Ogni pietra di Venezia è degna d’osservazione, è una memoria famosa o una pennellata pittoresca; la tinta ardita di una insigne tavolozza.
Ora dove sei tu, predestinata, Da tanto attesa e non trovata ancor? Un lampo era passato negli sguardi del maestro Albani. Il Natali, senza far rumore, si era alzato, aveva scelta una tela e dispostala sul cavalletto si era nuovamente seduto dinanzi ad esso con la tavolozza passata al pollice della mano sinistra.
Si ragionava con Tuccio di Credi, il quale trova una certa rassomiglianza, nel volto di Lucifero.... Ah! disse Spinello. Tuccio di Credi ha trovato questo? La cosa merita di esser chiarita. E scese dal trèspolo, su cui depose tavolozza e pennelli, per andarsi a piantare in uno dei punti estremi del tavolato.
Ed altre visioni ancora, rotte, fuggenti; lembi di conversazioni, ritornelli di canzoni ignote, battute di walzer; e certi sguardi che non sapeva più a chi avessero appartenuto, e scoppi di risa di bocche invisibili; tutto il suo mondo interno che si agitava, che usciva a far parte del mondo esteriore, fondendosi col cielo, coll'aria, colle foglie cadenti, col silenzio dei prati, colla tavolozza inimitabile delle masse d'alberi, col respiro misterioso della terra e delle acque.
Parola Del Giorno
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