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Aggiornato: 27 giugno 2025
Ma la sera, seppe poi da Taddeo, venuto, al solito, per le notizie, che Evelina aveva avuto una gran lite col colonnello. E anche.... colla signora.... Eleonora? La signorina Nora era fuori. Sta fuori tutto il giorno colla contessa Schönfeld, per le spese del matrimonio: vestiti, cappellini, biancheria.... Il povero Laner, quella sera, stentò assai a pigliare sonno.
Serafina trovò il discorso fin troppo bello per un avaraccio, che non dava mai un soldo di mancia a nessuno. Vestì il suo Taddeo, lo spazzolò una volta più del solito, gli accomodò la cravatta, gl'infilò i guanti neri sui diti grossi come salamini e lo buttò fuori dell'uscio che gi
Tutti, figliuolo mio, siamo in arretrato, cominciando dal Governo! Per oggi ti darò venticinque lire, e paga la carrozza. Grazie, colonnello! esclamò Taddeo, e presi i denari se ne andò in fretta accompagnato dal tuc-tuc della gamba di legno, che batteva sull'impiantito. Anche Evelina, avute le venti lire, era sparita. Nel salotto erano rimasti soli Matteo Cantasirena e Nora.
Era il dispaccio del principe di Tebe, cui aveva letto agli ambasciadori di Prussia e d'Inghilterra, salvo l'ultima frase. Vitaliana lesse: «Parto questa notte. Fra quindici giorni re Taddeo IX sar
Gli parve a un tratto di sentir echeggiare nello studiolo ammuffito le note calde e libere, proibite a Crodarossa, dell'inno di Garibaldi: "I martiri nostri son tutti risorti!" e improvvisamente, con un trasporto sincero di amore e di entusiasmo, gridò forte: Viva l'Italia, per Dio! Evviva! rispose il solo Taddeo, che tornò poi a domandare, sempre in posizione: Comandi, Colonnello?
Se quell'imbroglione del Brunetti gli aveva mancato ancora di parola, era la volta che si disgustava davvero!... Tutti erano un po' in ansia: Evelina tornò nel salotto; la Gioconda corse ad aprire. E così? Ha risposto? domandò il Direttore, aspettando Taddeo sull'uscio. Sissignore! Anche il vecchio soldato era allegro: pareva si avanzasse ballando sulla gamba di legno, al suono delle medaglie.
Si teneva Evelina sotto braccio, sfoggiava la sua tenerezza paterna e presentava agli "onorevoli e cari amici" il suo segretario particolare "lo sposo" Pietro Laner.... il quale, povero diavolo, era tormentato da una emicrania spaventosa. Anche Taddeo, che veniva in fine, era notato per la gamba di legno, le medaglie, il vestito mezzo da garibaldino, e destava molta simpatia.
La Gioconda rispondeva che Taddeo non si era visto: il Direttore pestava i piedi, sbatteva gli usci, e tornava a domandare di Eleonora e tornava a predicare sulla condotta impossibile di quella ragazza senza testa e senza cuore. E sempre ripeteva con forza: "senza cuore per nessuno!"
Il principe di Lavandall si alzò e condusse il fratello del re Taddeo in un gabinetto che sporgeva sul giardino, vicino al suo gabinetto di lavoro ove egli si ritirava per redigere i suoi dispacci particolari allo Czar.
Oh padre suo veramente Felice! oh madre sua veramente Giovanna, se, interpretata, val come si dice! Non per lo mondo, per cui mo s’affanna di retro ad Ostïense e a Taddeo, ma per amor de la verace manna in picciol tempo gran dottor si feo; tal che si mise a circüir la vigna che tosto imbianca, se ’l vignaio è reo.
Parola Del Giorno
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