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Aggiornato: 31 maggio 2025


Oh! , egli è ben sventurato... sclamò Maud... E l'è colpa mia. Io non ò osato. Io non ò saputo vincere il terrore, la repugnanza, che la sua malattia mi cagiona. Io l'ò amato, pertanto, dal primo giorno. La nobilt

Ludovico Elena Oh... il povero piccolo irresponsabile! Ludovico Irresponsabile o no, il mio persecutore è lui! È lui il mio nemico! Elena Così sventurato egli stesso! Ludovico Tacete, Elena, perchè la vostra difesa mi d

Rosina, che pur singhiozzava, tratta dal seno una carta, dopo averla replicatamente baciata la dispiegò e lesse: Mia sposa adorata, mia cara famiglia: Giovanni, il vostro sventurato Giovanni, vi d

«Deo gratiasdisse questi facendosi oltre diritto, verso la parte onde veniva la voce del signor Fedele; ma vedendolo qual era «che fatto è questo sclamò, che ti veggo scompigliato a codesto modoIl frate dava del tu a tutti, salvo che agli ecclesiastici più vecchi di lui. «Eh! padre rispondeva l'altro, ella viene in casa a un ospite sventurato!

Dimmi, cosa faresti tu? Io mi mostrerei generoso. Ed io mi mostrerei implacabile. Preparati a soffrire i più atroci tormenti. Grazia, Ahmed!... supplicò lo sventurato, cadendo in ginocchio dinanzi a lui. Ahmed non perdona. Miserabile! urlò l'arabo saltando in piedi, fuori di .

Voi vedete in me, gli disse Rosen con aria di abbattimento profondo e senza rispondere direttamente alla sua domanda, voi vedete in me un uomo che è incontrastabilmente il più sventurato fra quanti abbiano patite sventure d'ogni sorta nel mondo. E ciò non di meno sento che questo dolore non ha il potere di uccidermi; e ho non so quale presagio nel cuore che mi dice che io devo vivere, vivere inesorabilmente a dispetto della mia volont

Si potè trovare un contadino che si recasse quella stessa notte a Nebiolo: e per esso il prigioniero riuscì a mandare all'amica novelle del proprio stato, dirle qual giudizio lo attendesse al prossimo giorno e come temesse assai; desiderare almeno di vederla, per che volesse al nuovo venire al campo col padre, e affinchè non la molestasse la licenza de' soldati le inviò uno scritto in cui diceva: Abbiate rispetto a questa povera fanciulla: essa appartiene allo sventurato Girani.

Lo sventurato vecchio portava sulla sua canizie tracce incontestabili di terribili patimenti sofferti nelle torture, per avviar anche lui, povero diavolo, alla gloria del paradiso, e strapparlo al fuoco eterno dell'inferno, ove tutti gli ebrei e tutti i nati fuori del cattolicismo, devono piombar senza che ne possa scappar uno solo.

Come si rimanesse Celso, mentre gli ferivano il cuore, l'una dopo l'altra, queste implacabili parole, lo si può appena pensare. Le sue memorie, il suo affetto, ripugnavano a crederle vere; pur non sapeva imaginare come perchè mai il Padre avesse a nutrir quel rancore contro il suo sventurato fratello.

Ogni qual volta gli accadesse di trovarsi in presenza di estranei, si notava nello sventurato una singolare premura di portare la mano al naso e di tenervela accavallata con una pertinacia inesplicabile. A quella posa insolita della mano, il primo ministro e consigliere intimo di re Piperio annodò, come vedremo, le fila che lo condussero alla scoperta del segreto.

Parola Del Giorno

dell’esule

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