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No: essi sono provvisti di un organo respiratorio, diverso dal nostro: e sono le branchie, specie di pettinini con gran numero di denti molli e fitti, nascosti in fondo alla bocca e fatti, quasi starei per dire, per stracciare l'acqua e separarne l'aria. Babbo, perchè i pesci hanno la lisca? Giorgio, perchè hai la spina dorsale? La lisca non è altro che lo scheletro del pesce.

Possibile?!... Pierino continuò a stracciare le pagine, a cercare, a cercare rapidamente nell'una e nell'altra, indietro, avanti, senza accorgersi intanto che il tempo passava. A un tratto un pugno forte, poi un altro, scossero l'usciolo sconnesso e mezzo sgangherato. Aprite, Laner! Era la voce del bidello. Il libro sparì di colpo, precipitò nel vuoto, con un rumor cupo, sempre più basso.

Era strano il colloquio intimo di que' due a cavallo: colloquio, che dovea decidere della vita di Enrica. Vi assicuro che vostro marito sa tutto.... Sta bene, disse la principessa, provvederò.... Ma urge il provvedere: pensate che c'è una cambiale in cui voi, in un istante di sovraeccitazione, e credendo poterla ricuperare e stracciare qualche ora dopo, avete falsificato la firma del Re.

Andreina, non rispose; ma scoppiò in un singhiozzo quando l'altro le sussurrò un nome all'orecchio. Non era più possibile mentire. Giacomo si fe' bianco in faccia; Avrebbe voluto percuotere quella donna, stracciare tutto quel danaro infame! Ma dopo l'impeto della prima commozione, calmandosi un poco, pensò che quella donna si era sacrificata per lui, che quel danaro, per quanto fosse infame, rappresentava pure la sua onorabilit

Vide Ugo, si avventò su di lui, supplicando ansiosissima e dolorosa: Siete ferito? Siete salvo? e buttò via il panno dal capo, lo raccolse per farne una fascia, sollevò la faccia a Dio. Era madonna Imilda! Quella vicino la casa di Agnese. Ugo non credette e lanciò innanzi le mani, come per stracciare una nebbia, gridando: No! È crudelt

Or così teco a Dammogire io vegno? così nel real seggio mi ricevi? Ah Fortuna crudel, quanto disegno mi rompi! oh che speranze oggi mi levi! Deh, che cesso io, poi c'ho perduto questo tanto mio ben, ch'io non perdo anco il resto? 164 Questo ed altro dicendo, in lei risorse il furor con tanto impeto e la rabbia, ch'a stracciare il bel crin di nuovo corse, come il bel crin tutta la colpa n'abbia.

Ahi quante volte, mentr'ella scriveva in tal modo, quante volte era tentata di stracciare il foglio, di mutar tuono e di dire al conte Mario: «V'ingannate facendo assegnamento sulla mia saviezza. V'ingannate credendomi incapace di cedere ad impeti irriflessivi. La Teresa Valdengo che volevate per vostra moglie oggi non sarebbe più degna di portare il vostro nome, voi osereste più offrirglielo.

Ma, alla , che li voglio stracciare tutti li libri. Ben li trovarò io, ; ché non li giovará de averli nascosti sotto lo letto. Oh! Adesso che voglio achiamar quello che lui me disse che sta qua dentro. Tic, tac. CECA. Chi è la? MALFATTO. Oh! Simo noi. Tic. CECA. Chi è? non odi? MALFATTO. Te l'ho pur detto. Tic, tac. CECA. Perché pichi? non odi, no? MALFATTO. Perché me piace. Toc, tac.

Lo trovò seduto alla scrivania, con la testa fra le mani: vedendo il letto non ancora disfatto e le molte carte strappate nel cestino, comprese che aveva passata la notte a scrivere ed a stracciare i suoi scritti. Se la cerimonia è per le sette, gli disse, senza dare a divedere d'essersi accorto di nulla, non abbiamo molto tempo da perdere. Sono pronto.