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Non l'avesse mai fatto: rinvenuta dallo stupore, e pressochè conscia dell'infelice suo stato, la prigioniera parve elettrizzata dal fulmine, ed un pugno solenne cadde sul ceffo dell'impudente chercuto, da fargli comparire la vettura come una stanza stellata, ed il sangue suo, massimo dal naso, imbrattò la sua schifosa sottana da farlo sembrare un macellajo, anche nella poco illuminata carrozza.

Era una bella notte serena, stellata: i cani uggiolavano, gli allocchi bubbolavano, gli assiuoli chiurlavano, le civette squittivano, i cuculi cuculiavano, i gufi gufeggiavano, le rane gracidavano, i grilli grillavano, altri insetti stridevano e gli usignuoli gorgheggiavano; mille diverse fragranze balsamiche ed aromatiche, mille odori, mille profumi, mille olezzi impregnavano l'aria; le stelle scintillavano, la luna rischiarava, i fuochi del bivacco divampavano, le lanterne dello squadrone splendevano, ed il fuoco fatuo brillava con dolce luce ed azzurrognola, tremolando, oscillando, dondolandosi, incurvandosi, assottigliandosi, ballonzolando, dimostrando con tutti i modi che madre natura ha concessi a' fuochi fatui, l'impazienza di prender l'abbrivo.

Fräulein e Bemolle seguivano in un'altra carrozza. Dall'impresario in poi, nessuno aveva osato turbare quest'ora sacra e stellata del loro amore. E Nancy, rimpianse ella mai i suoi perduti sogni di gloria? Ricordò ella mai il suo non scritto Libro? Non le ardevano più le ferite dell'ali che ella s'era strappate? No. Essa viveva per Anne-Marie e di Anne-Marie.

Monte Igueldo brillava di tutte le sue luci, nell’alta notte stellata; l’immensa baia della Concha, tremolante come uno specchio maraviglioso, addormentava le sue bianche ville dentro giardini gonfi di soavit

Regina era alta, flessibile, svelta come una liana. La sua vita avrebbe destato invidia in una vespa. I suoi occhi, di un nero bleu, illuminavano la sua fisionomia del più puro tipo spagnuolo della scuola di Zurbaran. Aveva una pallidezza sana, fresca come una gionchiglia, appetita e mordente, che rivelava l'equilibrio della vita, animando in modo eguale una struttura di primo ordine. Sul suo sembiante volteggiava quella calma calda e stellata delle notti di est

I vaporetti e le barche della serenata, toccando riva, diedero il saluto al mare, a la notte stellata, con una mesta barcarola suonata con maestria. E la dolce musica fece sorridere la fanciulla addormentata, cullandola nel sogno d'amore che la rendeva felice.

Suonavano le dieci. La brezza notturna increspava leggermente il mare; le correnti dello stretto ci spingevano alquanto fuori della bocca del canale, onde timoneggiando verso il punto fisso, l'avventurosa flottiglia formava un arco stupendo, che io dalla mia barca in testa di colonna vedevo mano mano disegnarsi. La notte era stellata e senza vento, e fantastici volumi di nuvole coprendo la luna, spandevano una oscurit

S'ergono all'aura in lunga fila bruna I profili degli alberi giganti. Biancheggia in fondo tacita la villa Tutta chiusa, deserta o addormentata. Non si scorge laggiù lume o scintilla, Ma la vôlta del ciel tutta è stellata. Un poema infinito ed amoroso Le foglie vi susurrano giulive... Il parco nella notte appar festoso E le statue intraviste quasi vive.

La notte della Befana era fredda, ma chiara e stellata. Un grande silenzio s'era fatto nella viuzza solitaria, un grande silenzio si fece nella stanzuccia quando Bettina e Malia chiusero al sonno gli occhi stanchi. Una delle rosee calze della ballerina pendeva accapo al suo letto.

Ma s'io ritorno per il sentiero Quando la bianca luna si specchia Nei rotti muri del monastero, Mi par d'intendere, o monacelle, Le campanelle Che ancor vi chiamano a salmodia: "O rosa mistica, O domus aurea, Ave, Maria.." A queste note, Che d'una morta speranza parlano, Del cor io sento strider le ruote E sonar l'ora d'una passata Notte stellata.