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Aggiornato: 9 maggio 2025


L'article de Paris è la cosa fatta con maggior garbo, il libro nuovo meglio stampato, il drappo meglio tinto, la veste meglio aggiustata. Una certa grazia biricchina, una certa sprezzatura artistica, un certo modo di presentare l'oggetto, ve ne raddoppiano il valore. E questo è il grande vantaggio. Del resto, qui i prezzi variano secondo le strade. Il boulevard è una ladronaia galante. Entrate in una bottega per comperare una cravatta, o per farvi stampare un centinaio di biglietti di visita; c'è dentro una donnina di garbo, che ragiona a lungo con voi, vi fa strabiliare col suo buon gusto, e con la scoperta del vostro. Non ve ne eravate accorto, ed avevate anche voi un gusto squisito, sopraffine, non plus ultra. La signora, quando vi ha lisciato e ridotto per benino, chiama il commesso, un artista fallito, elegante di aspetto e rispettoso di modi, che è incaricato di darvi il colpo di grazia. Vi si domandano cento lire per ciò che a casa vostra, od anche cinquanta passi lontano, vi costerebbe a mala pena venticinque. Ma come dirgli che è un indiscreto, l

I suoi Interni erano cupi, un fondo unito, senza concessioni di forma, senza lenocinii d'artista poco coscenzioso che mette più in luce un seggiolone intagliato, un grande caminetto che le figure del suo quadro. Gli si addebitava anche una certa sprezzatura del disegno, un bizzarro modo di contorcere lo scorcio dei suoi personaggi, una ricerca dei soggetti gravi, e che fanno pensare.

Resterebbe da aggiungere qualche cosa intorno alla bellezza scultoria dell'opera, che è veramente singolare, e corrisponde per l'appunto a quel ritorno allo studio del vero, che tenne dietro alla scuola di Policleto. Una certa sprezzatura artistica nel trattare i capegli denota l'epoca avanzata dell'arte. Quell'impercettibile mancanza di simmetria tra i due lati del viso, quella lieve irregolarit

Anzitutto avevate a cansare una gran tavola rotonda, coperta con superba sprezzatura da un magnifico sciallo persiano, sulla quale erano posti, apparentemente a rinfusa, libri dalle carte dorate, sfere, mappamondi di porcellana, portasigari ed altri graziosi nonnulla, in mezzo ai quali regnava un telescopio, il quale, posto com'era, non aspettava altro che la notte e l'apertura della finestra, per ispecolare le stelle.

Aveva neri i capegli e ravviati con artistica sprezzatura sulla cervice; vasta la fronte e nitida a guisa d’avorio; aperti lineamenti, il labbro superiore, un tal po’ rialzato ad espressione di sarcasmo, era ornato da due sottili basette che guardavano superbamente all’insù; il viso alto, e gli occhi sfavillanti sotto l’arco delle sopracciglia raccolte, aggiungevano efficacia al piglio sarcastico delle labbra.

Con una mano poggiata sulla spalliera della scranna, e la testa curva accanto a Lorenzo, ella stava seguendo degli occhi i giri della matita che egli maneggiava con facile sprezzatura.

Un'adorazione meritata: pensava la sposina. Un uomo di genio nulla ha di simigliante con la turba degli altri esseri piccoli e comuni: egli vive in una sfera elevata, circonfusa di luce. Il portamento altero della testa con la noncurante disinvoltura della persona; lo sguardo ora fisso sulla terra, ora perduto nel cielo, sempre profondo; la sprezzatura artistica dei capelli, il solco della fronte, il senso di mistero dei vari sorrisi, la piega ironica del labbro, tutto rivela la razza degli eletti. Nessuno come lui sa entrare in un salone, inchinarsi, richiamare su di tutti gli sguardi, essere il centro dell'attenzione, dominare tutta la riunione. Tutto quello che egli dice ha un senso riposto che talvolta sfugge ai profani; spesso egli dice delle cose molto semplici, che ognuno sa, ma v'imprime un suggello d'originalit

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