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Aggiornato: 26 giugno 2025


Vergine bella, che sul Nilo a vôto Facesti uscir de l'altrui senno i pregi, Ed a l'eterno Dio serbasti il voto Tra le minacce di superbi Regi, Questa vergine guarda, ed io devoto Tue Chiese adornerò d'altari egregi, E sovra il Sinaì fermando il piede, Farò memoria di gran mercede.

Una volta andarono al Colosseo; era un chiarore plenilunare bianchissimo, con un freddo vivido d'ottobre; ella era tutt'avvolta in un mantello col cappuccio. Si sedette, Clara, sovra uno scalino dell'anfiteatro; Giovanni, si sedette più giù, vicino a lei, toccandole le ginocchia con la testa. Il grandioso circo era tutto molle e candido, sotto il raggio lunare.

Sovra la rozza panca il vegliardo si scosse. Avea il pianto negli occhi e mormorò: "Se fosse "Viva, avrebbe vent'anni la povera piccina! "Vorrei diventar cieco per averla vicina! "Che sar

Nascosta in un rigagnolo, mentre il sol tramontava, La femmina d'un rospo ancor essa cantava; Il prediletto che quel canto udia, Da lungi rispondeva: La tua voce, o mia sposa, ë melodia Che sovra ogni idïoma si solleva! Un pallido filosofo, mentre il sol tramontava.

Lo terzo, che di sopra s'ammassiccia, porfido mi parea, si` fiammeggiante, come sangue che fuor di vena spiccia. Sovra questo tenea ambo le piante l'angel di Dio, sedendo in su la soglia, che mi sembiava pietra di diamante. Per li tre gradi su` di buona voglia mi trasse il duca mio, dicendo: <<Chiedi umilemente che 'l serrame scioglia>>.

O cara madre sovra tutte le madri, lasciate che vi baci le mani: e quando mai potrò ricompensarvi cotanta affezione? CONSTANZA. Figlio, non bisogna che m'abbiate obligo alcuno per ciò, perch'io non ho finto cosa alcuna. La giovane, che innanzi condotta mi avete, è la vera Cleria tua sorella, ché insiememente fummo rapite da' turchi. ATTILIO. Ohimè, che dici?

tal torna’ io, e vidi quella pia sovra me starsi che conducitrice fu de’ miei passi lungo ’l fiume pria. E tutto in dubbio dissi: «Ov’ è Beatrice?». Ond’ ella: «Vedi lei sotto la fronda nova sedere in su la sua radice. Vedi la compagnia che la circonda: li altri dopo ’l grifon sen vanno suso con più dolce canzone e più profonda».

que’ cittadin che poi la rifondarno sovra ’l cener che d’Attila rimase, avrebber fatto lavorare indarno. Io fei gibetto a me de le mie case». Inferno · Canto XIV Poi che la carit

Non c'era pericolo tuttavia che quel grappolo facesse un capitombolo in mare, essendoci laggiù per guardia, sovra una lingua di terra, il chiesone di san Prospero, niente disposto a gradire lo scherzo.

Nei giardin' delle Fate viaggiam fermi e sicuri. Oh ve' laggiù l'acanto protende i rami oscuri: e nulla v'impauri perch'io vi guardo e v'amo. Ma il bacio sovra umano, voi mi concederete? O belle, udite, udite il dolce incantamento. Amor fa il suo lamento nelle valli romite. La gioconda brigata che s'apparecchia a festa è giovine e sbrigliata ma non ha sale in testa.

Parola Del Giorno

fuligginosa

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