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Aggiornato: 11 giugno 2025
Così, camminò lungo le botteghe fulgidamente illuminate, guardando con occhio distratto le vetrine. Quanto si pentiva di essere stata così affettuosa e così dolce, con Giovanni Serra! No, non avrebbe mai voluto apparirgli leggiera, frivola e schernitrice, come dieci anni prima; ma avrebbe dovuto trattarlo con disinvoltura, ecco, come se nulla fosse stato. Come un altro indifferente qualunque.
fa che 'l nobile tuo chiaro intelletto, sempre guardando a la più bella parte di sè, giammai non si rivolga a terra. Ch'allor vedrai come natura ed arte, soavemente in te rinchiude e serra d'ogni bell'opra il seme e 'l bel perfetto. Dello stesso
Quì tacque: ed Ottoman, come dolente, Torna a le piume, e ne l'orribil guerra I duci estinti rivolgendo in mente In tra duri pensier gli occhi non serra: Così molto vegghiò; pur finalmente Sonno lo sforza lusingando, ed erra Per lo petto agitato alma quiete, Ch'ogni aspra cura gli sommerge in Lete.
Regni Sultana; e ne la patria terra Non pure il pregio suo sen vada altiero, Ma di quanto l'Egeo nel grembo serra Al legnaggio di lei si faccia impero; Ei tenda l'arco, e minacciando in guerra Italia il tremi, e l'orgoglioso Ibero; Questo cheggio da voi, questo dimando, E con queste preghiere il sangue spando.
Io ne ho amata un'altra egli dichiarò pianissimo, guardando innanzi a sè, come se vedesse la visione di una creatura incorporea. Ahimè, sono la medesima persona Clara disse, pianissimo, con una mortale tristezza. Per me, no. È una illusione, Serra. Ella era cattiva, e voi avete gittato il vostro cuore.
Oh è possibilissimo, credetelo. Voi mi parete una donna degna dell'amore di tutto il mondo e la guardò con un impeto di ammirazione, in cui parve risorgesse l'uomo di dieci anni prima. Siete stato sempre molto esagerato, per me, Serra continuò ella a dire, con un freddo e triste sorriso e mi avete abituata male. Vi assicuro che la gente fa di meno di amarmi, senza nessuno sforzo.
che quella di colui che li e` davante; e noi movemmo i piedi inver' la terra, sicuri appresso le parole sante. Dentro li 'ntrammo sanz'alcuna guerra; e io, ch'avea di riguardar disio la condizion che tal fortezza serra, com'io fui dentro, l'occhio intorno invio; e veggio ad ogne man grande campagna piena di duolo e di tormento rio.
L'acciar temprossi ne la Siria terra Con lungo studio, e tra' miglior si scelse; E d'oro, e di diaspro ove ei si serra, Diaspro, ed or per nobile arte è l'else; Poscia su l'elmo, alto ornamento in guerra, Penne di più colori ergono eccelse, Penne, cui rimirar senza paura Alma di cavalier non è secura.
Tutto un appartamento era alla foggia russa, con i suoi iconi, la abbondanza di fiori da serra: un altro rappresentava una casa romana, sotto l'Impero; statuette, idoli, gioielli, utensili domestici, tutto era autentico: un tesoro. La sala da ballo, alle pareti e nel soffitto, era tutta ricoperta di camelie, tramezzate dalle loro foglie: un'idea vaghissima e dell'effetto più delicato.
Di Vostra Eccellenzia umilissimo servitore ANTONIO SERRA.
Parola Del Giorno
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