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Aggiornato: 27 giugno 2025


Anzi!... Francesco Bianca Francesco In fondo, non si tratta che d’aver coraggio.... Bianca Francesco Meno male. Vuol dire che non vi faccio paura. E perchè poi farvi paura? Tanto più che se voi, bella e strana signora, vorrete serbare l’incognito, io, fede di gentiluomo, sarò ben lieto di rispettarlo ciecamente. Bianca Non v’interessa di sapere chi sono io? Francesco

Quando Napoleone III calando in Italia prometteva serbare intatti al Pontefice i suoi dominii terreni, nel Piemonte alleato fu fatto sopra cotesta questione a un tratto silenzio, intimato, dicesi, dall'autorit

Questa cura costante di serbare certa misura è in Filomena non solo allorché racconta, ma sempre, in ogni suo atto, in ogni suo discorso. Cosí quand’è coronata regina da Pampinea, vincendo tosto, per non parere melensa, la confusione in cui resta un momento, afferma ai compagni:

Non possiamo ora che attendere, se non per noi, per coloro che verranno dopo di noi, la ricomparsa dell’elemento irradiatore di bene, che s’incarnò nell’apparizione mortale di Luigi Majno. Non possiamo ora che raccoglierci, difenderci, compiere il dovere, serbare la fede, pregando quando il cuore è stanco:

Quel che s'ha a fare, si faccia presto! disse il parroco; tu, Batacchio, va a svegliare tua moglie; ella stira perfettamente ed è donna da serbare un segreto. Don Fulgenzio, che quando vuole sa mettere il miele tra i punti e le virgole, scender

Non occorre dire che, dopo il matrimonio, Ambrogio continuò, grazie al grano ed al mulino, la sua tresca colla mugnaia grassa come una quaglia, serbando alla giovane sposa gli amplessi violenti delle sue ore d'ebbrezza, e le busse delle ore tristi, quando l'altra lo tribolava per avere i quattrini, che il suocero si ostinava a serbare, con quel filo di vita epatica, che gli durava Dio sa come.

Se fosse stata un'illusione la sua, e lei dovesse ridere di lui e della sua lettera? Se realmente non avesse creduto all'amore come diceva? E ad ogni modo, qualunque emozione le avesse suscitata nell'animo quella confessione scritta, se s'era proposta serbare il suo segreto, la lettera non avrebbe giovato a strapparglielo.

Dietro a noi, lassù, è il divin tempio in Monreale; e a destra della via che ad esso conduce, la Zisa, «il più bel possesso del più splendido dei re del mondo», secondo la iscrizione araba del coronamento della facciata dell’edifizio, che Guglielmo I incominciò ed il figlio «a tutta sua cura volle serbare».

Ottennero i privilegi che avean voluti e tenuti dal tempo d'Arrigo V in qua: confermate alle cittá le regalie entro alle mura e nel distretto: solo lasciato all'imperatore il «fodero» o viatico quando scendeva; serbati i consoli senza conferma, colla sola investitura imperiale; soli lasciati all'imperatore i giudici in appello, e questi costituiti in un giudice stabile, il podestá; riconosciuto il diritto di pace e di guerra; riconosciuto quello, che avrebbe potuto esser piú utile, di serbare e rinnovare la Societá.

Udìa Eleardo il prolungato grido Del supplice canuto, ed il veloce Corso intanto seguìa. Ma benchè sordo Paresse e irreverente, a lui que' detti Eran quai dardi all'anima commossa, E vïolenza a medesmo ei fea Non fermando il suo corso, e non volgendo Il piè per rigittarsi alle ginocchia Del caro supplicante. Il pro' Eleardo S'ostinava per varii ignoti impulsi A ritornar fra i collegati duci, Cercando creder ch'ei virtù seguisse, Ed Ugo fosse un tentatore, un cieco D'errori amico. Intende il cavaliero Ad ogni vil tentazïon lo spirto Incolume serbare: idolo intende Virtù, virtù, non larva farsi alcuna! Virtù vuol ravvisar, virtù secura Nelle giurate splendide fortune, Che il re Angioìno ai Saluzzesi e a tutta La penisola appresta. Ei quel monarca Ed i suoi capitani, e più Manfredo Vuol reputar veraci eroi. Ma pure.... Ad onta del proposto, il sen gli rode Nascente dubbio irresistibil. Cela Questo dubbio, ma il porta, e così giunge Turbato, afflitto ai Manfredeschi brandi. A molti il cela, , non a stesso; E ondeggia alquanto, indi neppur celarlo Può al genitor della donzella amata, Guerrier, cui lo stringea più che ad ogn'altro Pia reverenza. E gli parla: Oh Arrigo! Appartiamci, m'ascolta: allevïarmi D'occulta angoscia non poss'io, se teco Non ne ragiono come a padre. Il fero Barone attento il mira, e con presaga Severit

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