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Aggiornato: 27 giugno 2025


Ora, cosí facendo dopo quattro tali anni, io v'avevo due soli modi schietti: primo, ristampare esattamente il mio testo del 1846, per serbare cosí intiero quel poco di merito o di fortuna che poté essere allora a prevedere e suggerire qua o alcuni «invidiati veri». E confesserò che, oltre alla pigrizia, la mia vanitá letteraria, od anche politica, mi fece pendere a tal modo.

Vennero ben presto nuove angustie derivate dal contegno che doveva serbare la Repubblica all'aprirsi della guerra per la Successione Austriaca. Il docile strumento dei bilanci guerreschi che sembrava adattarsi all'infinito all'umile compito di dare senza nulla mai chiedere, di risarcire il patrimonio pubblico perchè altri spensieratamente lo godesse senza ombra di preoccupazioni o di affanni per l'avvenire, di servire da v

Anche la consorte dell'Illustrissimo, la quale fino allora, in dilicata materia, aveva saputo serbare il più scrupoloso riserbo, apparve in quella mattina, ad ora insolita, nel consiglio della dama cognata. Le due vecchie eccellenze confabularono in un appartato gabinetto, per mezz'ora buona.

E quindi appunto fu naturale, che allora, nel riaccostarsi le due civiltá, volesse ciascuna serbare i propri risultati; naturale che li compilassero; e naturale poi, che tali compilazioni ritardassero le fusioni fino alla etá nostra piú unificante.

Se non vuoi che il rimorso avveleni tutta la mia vita, dimmi di , dimmi di ; altrimenti dovrò credere che tu intenda punirmi, giustamente, perchè quando mi proponesti la prima volta l'ipotesi della nostra unione, ricusai di accoglierla. Sii generosa, non mi serbare rancore.... Non te ne serbo. Allora non t'impegnare, Rosanna! Sei ancora in tempo!

Io nutro il mio corpo a mio modo. Lo spalmo con le mie erbe. Bagamoio, col fucile ad armacollo, si allontana nel buio della foresta. bevendo in una zucca il «malafù», vino di canna da zucchero. Com'è buono, questo malafù! Lo voglio serbare per Kabango! Dov'è, Kabango?

Venni da lei. Venni qui l'ultimo giorno per parlare con lei. Poichè ogni altro mezzo era stato invano, se egli non udiva la voce del dovere, colei soltanto poteva salvarlo. Le dissi di abbandonarlo, di fuggirlo, di scomparire. Ella non volle. Le soggiunsi: «Voi amate un altro: andate lontano col nuovo amanteMi vietò di parlare così; volle sapere chi fossi io. Risposi: «Una che vi odiaL'odiavo perchè l'avevo sentita, fino dal primo vederla, diversa da me, d'un'altra casta, d'un'altra razza, d'un altro animo; perchè tutte le sue idee, tutti i suoi sentimenti erano opposti ai miei; perchè ora ella mi contendeva quell'uomo. Non volevo, no, assicurare a me stessa l'amore di lui; ma serbare le sue forze all'opera comune. Nonostante l'odio, la pregai. Fu inutile anche la preghiera. Allora le dichiarai: «Sapete perchè non volete fuggirlo? Non per lui, ma per voi. Temete che vi creda fuggita col vostro nuovo amante. Volete mostrargli una fedelt

Mortella. Tanto sei smemorata! E mi domandi un atto di fede? Ti prego, ti prego: lasciami alla mia sera. Lasciami serbare il mio silenzio, col pugno su la bocca. Costanza. Non si può. Quest’ora non torner

Don Francesco le si avvicinò, e guardandola fissamente: Ora, le disse, non vi raccomando di nuovo di serbare il silenzio sull'affare che sapete, e non parlarne mai nemmeno col vostro sposo istesso: non avete alcun interesse a tradirmi: solo vi dirò che, se mai per animosit

Mortella. Domandalo all’ospite prossimo. Giana. Ho veduta una volta tua madre, in chiesa, il giorno delle nozze. Ma non ho mai veduto l’uomo. Mortella. Lo vedrai. Giana. Non era l’amico prediletto di tuo padre? Mortella. Tanto che sposò la vedova per serbare di lui un ricordo vivente. Giana. Troppo sei amara. Non gli perdoni d’averla consolata? Mortella.

Parola Del Giorno

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