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Aggiornato: 14 maggio 2025


Una vampa le scottò il cervello a questo pensiero. Con gli occhi accigliati e su la bocca una piega amara, si alzò ed uscì, passando dinanzi alla Svarzi senza neppure guardarlo. Ma egli non si lasciò intimorire da quell'aria di sussiego e repulsione. La passionaccia ignobile che gli serpeggiava nel sangue, non soffriva certo delicature.

Per sant'Jago di Compostella, lo mangerei dai baci. Alla larga, dunque, e paghiamo lo scotto; disse il capitano, ridendo di cuore. Perchè, vedete, padrona? com'è vero che il mozzo Bonito è mia moglie, e si chiama la contessa di Lavagna, voi potreste essere sotto spoglie femminili un bel garzone invaghito di lei, e si dovrebbe far qui alle coltellate.

Col suo bel Filippo era partita Giovanna da Brusselles; si era con lui imbarcata il giorno 8 di novembre dell'anno 1505, avviata alle coste di Biscaglia. Ma il vento e il mare cospiravano quella volta con Ferdinando d'Aragona, e il naviglio combattuto dagli elementi ebbe per gran sorte di poter appoggiare alle coste d'Inghilterra. Arrigo VII ebbe ospiti i giovani sovrani, e si può credere che con tutta la sua avarizia rallentasse un pochino i cordoni della sua borsa per trattarli a dovere. Ferdinando, che stava alle vedette, a mala pena ebbe fumo dell'appoggiata, mandò messaggi ad Arrigo, ed esortazioni e preghiere, perchè volesse trattenere quei due ragazzi, per suo avviso incapaci di regnare. Arrigo VII, il Salomone d'Inghilterra, non fu mai tanto Salomone come in quella circostanza difficile. Tenne a bada i suoi giovani ospiti più che potè, con le feste e le cacce, così mostrando di esaudire l'Aragonese; ma come gli parve che il giuoco durasse troppo, si potessero trovare altre scuse agli indugi, pensò che i due ospiti, se volevano andarsene, gli dovessero pagare lo scotto. Il suo regno era stato lungamente turbato da pretendenti di varia derivazione: li aveva sbaragliati tutti, presi tutti, salvo uno, Edmondo Pole, conte di Suffolk, riparato nelle Fiandre. Glielo poteva consegnare il suo ospite Filippo? Non gli avrebbe torto un capello: ma gli sarebbe stato caro di averlo sotto la sua vigilanza. Filippo glielo consegnò, e non fu bella cosa: certamente se ne vantò, sebbene il Tudor gli mantenesse la parola di non levar la vita all'ultimo dei suoi disgraziati rivali; grata cura che si prese parecchi anni dopo l'ottavo Arrigo, il Roboamo di quel Salomone. Così pagato lo scotto, uscivano dal Tamigi i sovrani di Castiglia, dopo tre mesi e più di quell'ozio forzato, a cui era stata buona scusa la stagione, cattiva oltre ogni termine, ed oltre ogni pronostico. E il Salomone dell'Inghilterra usava ai giovani ospiti la cortesia prelibata di non avvisare il re d'Aragona del non averli potuti trattenere di più. Di che si poteva lagnare il re Ferdinando? Per i fini di lui, per il tempo che gli occorreva a suscitar loro qualche ostacolo in casa, non erano stati trattenuti abbastanza? Il fare di più sarebbe stato come un venir meno agli obblighi sacri della cortesia, un tener prigionieri i suoi ospiti, un trattarli da nemici; cose tutte che le potevano fare un Procuste, un Licaone, un Litiersa, ed altri re birboni dell'antichit

52 Spinse a un tempo ciascuno il suo cavallo, poi che fur presso; e sparì immantinente quel breve spazio, quel poco intervallo che si vedea fra l'una e l'altra gente. Non fu sentito mai più strano ballo; che ferian gli Scozzesi solamente: solamente i pagani eran distrutti, come sol per morir fosser condutti. 53 Parve più freddo ogni pagan che ghiaccio; parve ogni Scotto più che fiamma caldo.

Si consolava questi nella sciagura tenendo per certo che Azone, secondo quel che prometteva e mostrava, dovesse prendere le armi contro al nuovo tiranno e rimetter libera Piacenza al papa ed a' suoi cittadini. Ma Azone giocava di due mani: sott'acqua aveva egli stesso dato ajuto allo Scotto nell'impadronirsi della patria non gi

Alto fato di Dio sarebbe rotto, se Lete' si passasse e tal vivanda fosse gustata sanza alcuno scotto di pentimento che lagrime spanda>>. Purgatorio: Canto XXXI <<O tu che se' di la` dal fiume sacro>>, volgendo suo parlare a me per punta, che pur per taglio m'era paruto acro, ricomincio`, seguendo sanza cunta, <<di`, di` se questo e` vero: a tanta accusa tua confession conviene esser congiunta>>.

«, rispose il giovane levandosi con piglio risoluto a cavallo! Oste...» L'oste accorse, ebbe lo scotto, e il nolo che volle del cavallo; e Giuliano uscì, accompagnato nel cortile dall'amico. Dette con lui altre poche parole di congedo, montò in sella; e mentre partiva udissi dire, con voce impressa d'affetto: «Tornando, rammentate che la casa di Ranza è casa vostra. Addio

Quando uno scrittore riesce ad ottenere l'ammirazione universale non a grado a grado, provando e riprovando, ma d'un colpo, con un'opera singolare, il suo felice successo non è senza scotto; perchè il pubblico, in ogni opera successiva, vorrebbe trovare le stesse qualit

Io trassi dalla sua borsetta il mazzo delle chiavi, dischiusi i suoi bauli e la sua cappelliera, e cominciai a trarne fuori la roba. « Vi ringrazio! esclamò con effusione. Fare e disfare i bauli è per me lo scotto insopportabile del piacere di viaggiare. « Sono qui per risparmiarvi ogni pena. «Dalle vesti, dalle gonne, dai corpetti esalava un profumo acuto, carnale, inebbriante.

Ma Pietro non era in casa; e la Virginia doveva avere fatta una buona accoglienza al nemico; taluni pretendevano anzi che, leggendogli in faccia il cattivo proposito, ella gli facesse pagar caro lo scotto, anche per le figliuole: e soggiungevano di avere incontrato il beone mogio mogio, e quasi incapace di moversi.

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