United States or Turkmenistan ? Vote for the TOP Country of the Week !


Emilia non potè trattenere i suoi trasporti, quando, dal mezzo de' monti e de' boschi di abeti, scoprì in lontananza immense pianure, sparse di ville, di vigneti e di piantagioni d'ogni specie. Le onde maestose della Garonna scorrevano in quella ricca valle, e dalla sommit

Ecco, si aprivano una strada attraverso le cateratte del cielo, scorrevano nella valle, sui monti, nelle foreste, sulle case dei placidi dormienti, nel sonno ininterrotto dei rudi lavoratori, nella veglia attenta e amorosa delle madri, nelle visioni alate dei bimbi, forse in qualche insonnia pensosa di un vecchio prossimo alla tomba.

Signor Galli!... Non ho più che lei.... Non ho più che lei!... La mia speranza!... Il mio conforto! Il mio amico! Tutto.... Tutto! E tornò a piangere. Signora.... signora duchessa.... pregava a sua volta il poveruomo, ansante, palpitante... e a lui pure, fra le gocce di sudore scorrevano alcune lacrime sul grosso faccione smorto, sbigottito.

Forse quella sventurata, sebbene coperta di ferite, era giunta a porla in salvo presso la casa della generosa popolana, ed era quindi fuggita, per andare a morire altrove, onde non scoprissero che quella creaturina era sua figlia, la risparmiassero. Lacrime ardenti scorrevano sulle guancie di Maria, di quelle lacrime che anzichè riuscire di sollievo, dilaniano il cuore.

Nelle sue gite, veniva qualche volta accompagnato da sua moglie, e talvolta dalla figlia: un panierino di vimini per riporvi le piante, un altro pieno di qualche alimento, che non si sarebbe potuto trovare nelle capanne dei pastori, formavano il loro equipaggio; scorrevano così i luoghi più selvaggi, le vedute più pittoresche, e la loro attenzione non era concentrata totalmente nello studio delle menome opere della natura, che non permettesse loro d'ammirarne egualmente le bellezze grandi e sublimi.

Scorrevano le lagrime brucianti del mio cuore, insieme alle lagrime di tutto il mondo in quell'imperversare di tutti gli elementi.... Orrida notte durante la quale agonizzò l'anima mia fino all'ultima resistenza del soffrire. Neppure verso l'alba mi chetai. Orsola che non aveva voluto abbandonarmi e che si era addormentata sopra una poltrona, venne a toccarmi la fronte.

Silenzio. A quando a quando l'infermo chiamava sottovoce: Ernesta?... Accorreva essa e gli ordinava con un bacio: silenzio! Quanti fantasmi luminosi in quel buio, quante parole confortatici mormorate da invisibili creature! Le ore scorrevano lente, il cuore della povera donna le misurava con un battito tranquillo.

Basta; fra poco lo sapremo; il conte non dovrebbe tardar molto. E donna Livia si alzò: andò a mettersi a una finestra: guardò pel vasto orizzonte che le si stendeva dinanzi. Nessuno! mormorò volgendosi alla cognata; nessuno ancora! Donna Rosalia non l'intese. Vedendo la duchessa alla finestra, aveva abbassato gli occhi, e lagrime silenziose scorrevano sulle sue pallide guance.

L'uomo si offerse di accompagnarla; non accettò. Allora i due sposi, imbarazzati, le diedero un ombrello, insegnandole la via più breve. Quel balzo, quella stretta, quel bacio, quel rantolo, Marta portava tutto con , l'avrebbe portato l'intera vita. E correva sotto la pioggia, mentre da' suoi occhi scorrevano larghe lagrime, inondata dal cielo, inondata dall'anima sua.

«Cara e sempre amata CeciliaL'ho detto! esclamò Tonino. «Vi sono lontano, Cecilia, eppure vi sono vicinoOh! questo, per esempio, è un modo di esprimersi curiosissimo; sentenziò Tonino guardando in volto la Rigotti, i cui capelli mossi dal vento scorrevano su i capelli del ragazzino. Sentiamo pure! No, basta: fece Cecilia togliendogli di mano la lettera, piegandola, ponendola in tasca.