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Aggiornato: 19 giugno 2025
Ricciotti era vicino all'arco di trionfo, battendo i piedi e sbuffando: poco più in l
« Grazie d'esser venuto a salutarmi! Vi manca un bel mazzo di fiori da offrirmi!... « Non avete di che ringraziare. Compio semplicemente il mio dovere. Chi invita deve aspettare i proprî ospiti. I fiori, ch'io sappia, si fanno trovare sulla mensa. « Ah! Ah!... «Tintinnio di campanelli, sbattere d'usci, fischi prolungati: il treno entrò sbuffando sotto la tettoia.
In teschio senza ciocche e senza ciuffo, in teschio ignudo ignudo gli si convertí il capo, e la persona in ischeletro armato di ronca e d'oriuolo. Alto s'impennò e inferocí sbuffando il morello, e schizzò scintille di fuoco.
Ed il povero uomo provava la sua commozione in mille maniere; ora dando rabbiosi strappi allo spago più d'una volta spezzandolo a grave scapito della ciabatta; ora dando furiosamente del martello in sulla suola battendosi tal fiata il ginocchio e mordendosi poscia le labbra per vincerne lo spasimo; ora rimescolando i ferri sul suo banchetto a guisa di chi cerca qualcosa e sbuffando e bestemmiando per non trovare quello che neppur lui sapeva di cercare.
Cantasirena, sbuffando, teneva una mano sul pancione ansante, come per rimetterlo in calma, e coll'altra, preso un fazzoletto, si asciugava il sudore. Seccatori insistenti! Morti di fame! Poi avvicinandosi, ancora colla voce rotta, oppressa, chiamò il tappezziere: Sono con lei.... signor Vergani.... ma quando fu sull'uscio si fermò d'un tratto per raccomandare al Brunetti di non andarsene.
«È qui, è qui, urlava colui scoprendo il viso alla giovane mezza morta dalla paura. «Te lo do io il signor Giuliano!» gridava Rocco, smesso il rammarichio con cui si era venuto lagnando come un uomo che morisse svenato; e d'uno slancio fu sopra la figliuola sbuffando feroce, e colle pugna levate.
A gran pena Ramengo durò sino al fine; morsicò il viglietto, morsicò le proprie mani, e sbuffando, bestemmiando, muggendo come un toro ferito, correva di su, di giù, dall'occhio mezzo nascosto tra le ciglia corrugate gettava faville, dalla bocca mandava spuma, colle dita serrate in pugno percoteva i mobili, le pareti, sè stesso: poi rompeva in esecrazioni infernali contro la donna sua, contro il drudo di lej.
Condussero la sua giovine anima così lontano, così lontano, che non le riuscì mai più di ritrovare la riva. E Nancy non si svegliò mai completamente dai suoi sogni. Una notte, nella sua casa a Milano, il vecchio architetto Giacomo Tirindelli lo zio Giacomo di Valeria mise sbuffando e brontolando le brevi gambe fuori del letto, e andò nella camera di suo figlio Antonio per vedere se c'era.
E però il campiere si cacciò sbuffando la scarzetta fin sopra gli occhi. Per la Madonna di Gibilmanna! o che volevano canzonare? era vecchio era.... grosso, pieno di reumatismi, che la sua vita se l'era mangiata la tramontana su per le serre: non si fidava più; no, non si fidava più: e se non fosse per il suo figliuolo.... Basta, non voleva nemmen sentirne a parlare di quella faccenda.
Il principale, sbuffando per l'adipe, andò a chiudere l'uscio. Il suo ventre rotondo tremava ad ogni passo come una vescica piena d'aria. Malgrado tale inconveniente l'uomo era bello, secondo l'espressione dei contadini e specialmente delle contadine. Aveva poi una grossa catena al panciotto ed i polsi di guttaperca. I baffi unti di cosmetico gli dividevano la faccia per met
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