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Aggiornato: 9 luglio 2025
Hai capito?... È un conte! -disse Celso a sua moglie, mentre s'avviava con lei, dopo aver salutato il Filippeschi. Ho buon naso io.... Non bisogna mai disperare.... Un'ora fa sarei morto senz'aver veduto un conte che vende le calze. Che cosa mi riserba il buon Dio per questa sera? Auf, quanto sei uggioso con le tue divagazioni! osservò Vittorina.
Li 17 io fui introdotto all'udienza pubblica del re, accompagnato da molti sì persiani come franchi, e salutato che ebbi S. M. da parte del serenissimo re di Polonia ed anco da parte della serenissima Repubblica di Venezia, gli resi le lettere.
Un'Edoardo re d'Inghilterra prese per insegna una coda di volpe, ed ebbe fama di sincero: sarebbe stato salutato sincerissimo il Papa se il suo triregno avesse composto invece di tre corone di tre code di volpe. Suriano Relazione di 1553.
Nicolino Ariberti. era rimasto sovra pensieri. Quella timida occhiata di Filippo Bertone gli stava sul cuore. Perchè non l'ho io salutato? andava dicendo tra sè. Imparerò anch'io a giudicar gli uomini solamente dall'abito? Torniamo a noi; gridava intanto il Ferrero. -Si pensa sul serio a metterla in luce, la Dora? Ma si, certamente.
De parte 125 De non 0 Non sinceri 1 Senato Secreta. Sia lodato il grande Iddio, Sia sempre benedetto il nome del potente Iddio, Sia lodato e salutato il profeta Macometto et suoi seguaci.
Egli corse al palazzo Rizzi: attraversò l'atrio, salutato dal guardaportone, che lo conosceva; salì le scale. I servi erano tutti affaccendati nei preparativi della festa. Giunto all'anticamera, l'avvocato Leoni chiese del cameriere Giuseppe. Giuseppe, antico servitore della casa Rizzi, era un vecchio dai capelli bianchi, padre di numerosa famiglia. Leoni lo conosceva da lungo tempo.
L'ho veduto poc'anzi in via Nuova; e m'ha salutato appena; forse aveva fretta egli pure. Non si riconosce più, quell'ottimo tra i gentiluomini: pare invecchiato di vent'anni. Anch'egli deve essersi avveduto che la piaga di Aloise, tutt'altro che rimarginata, si è inciprignita, ritornando all'aria di Genova.
Quelle povere genti, avvezzate da quattro anni a pensare dei Francesi come di tanti malfattori; aizzate dal pulpito e dal confessionale, avevano salutato l'avvenimento che s'appressava, come il giorno d'un gran voto da sciogliere.
Finalmente ci è apparso il mare, raggiante di luce, turchino, tranquillo, ed abbiamo salutato le onde azzurre di Anzio, l'antica citt
I quali, indi a pochi minuti, salutato Abner Ben Meir Aben Ezra e la sua bella figliuola Noemi, uscivano finalmente di l
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