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Aggiornato: 4 giugno 2025
All'altezza di mille metri press'a poco sul livello del mare, tra il flagellare rabbioso della doccia orizzontale, della pioggia, del soffione, della circolare, e le bastonature della colonna mobile e il rombare cupo dell'acque che s'avventano nelle vasche dei bagni scozzesi, colla massima convinzione affermo e provo che, fra i sorrisi delle bocche contente, a questo mondo si deve porre non ultimo quello dell'uomo, che, uscendo di sotto ai freddi portici di uno stabilimento idropatico, va alla sala di lettura, e, per aspettare la tarda campanella del pranzo, piglia un giornale qualunque, e due, e tre.... Un giornale? Che cos'è? Come si fa? Che affaracci ci sono laggiù nel basso mondo?... Mah? È gran che se l'uomo capisce qualche cosa delle sessantamila lire, dell'articolo di fondo, dei dispacci turchi e dei serbi. Ma ecco il bollettino meteorologico: 32, 34, 35 gradi! A Milano si bolle come la minestra, a Bologna si va in brodo, a Firenze si prepara l'arrosto. Oh implacabile cielo! Cielo, che ti compiaci dei nostri foulards agitati, degli incessanti ventagli, dei nobili sudori e dei plebei, delle tolette svelatrici e de' costumi senza foglia o camicia! Mi pare di vederla questa Milano! dice l'uomo: Vampeggiano i tetti coi mille fumaiuoli abbrunati, vampeggiano i selciati lucidissimi, vampeggia il Duomo, come un gigante calcinato dal sole, e sulla maggiore aguglia la povera Madonnina dorata saetta dei baleni scottanti. La citt
All'ombra degli aranci, sull'orlo della vasca della fontana, vanno a pigliare il fresco i buoni sivigliani en las ardientes siestas del estio; e a rammentare il voluttuoso paradiso di Maometto non resta che la leggiadra verzura e l'aria imbalsamata, e ad ora ad ora qualche bella fanciulla dai grandi occhi che vi saetta trasvolando in mezzo agli alberi lontani.
Ed elli a me: <<Su per le sucide onde gia` scorgere puoi quello che s'aspetta, se 'l fummo del pantan nol ti nasconde>>. Corda non pinse mai da se' saetta che si` corresse via per l'aere snella, com'io vidi una nave piccioletta venir per l'acqua verso noi in quella, sotto 'l governo d'un sol galeoto, che gridava: <<Or se' giunta, anima fella!>>.
La colpa seguira` la parte offensa in grido, come suol; ma la vendetta fia testimonio al ver che la dispensa. Tu lascerai ogne cosa diletta piu` caramente; e questo e` quello strale che l'arco de lo essilio pria saetta. Tu proverai si` come sa di sale lo pane altrui, e come e` duro calle lo scendere e 'l salir per l'altrui scale.
ne' pur le creature che son fore d'intelligenza quest'arco saetta ma quelle c'hanno intelletto e amore. La provedenza, che cotanto assetta, del suo lume fa 'l ciel sempre quieto nel qual si volge quel c'ha maggior fretta; e ora li`, come a sito decreto, cen porta la virtu` di quella corda che cio` che scocca drizza in segno lieto.
Meglio era lor..... ma di costui vendetta Prima farò, che i Rodian sostenta: Oh se questo arco incontra lui saetta! Oh se con cento piaghe aspro il tormenta! E se lupo a le tane esca sel porti? Sì forsennando avvien ch'ei si conforti.
e sì come saetta che nel segno percuote pria che sia la corda queta, così corremmo nel secondo regno. Quivi la donna mia vid’ io sì lieta, come nel lume di quel ciel si mise, che più lucente se ne fé ’l pianeta. E se la stella si cambiò e rise, qual mi fec’ io che pur da mia natura trasmutabile son per tutte guise!
più che mai fresco e più che mai cocente, mi saetta lo stral, m'accende il foco di tal ferite e così caldo ardore, ch'ogni salute a mio soccorso è poco: anzi cresce la piaga e fa maggiore incendio, ch'al suo mal l'alma consente. Dello stesso Donna, che di bellezza e di virtude e d'ogni alto valor gran tempo in cima, sola fra tutte l'altre non che prima, piovete ne' miglior senno e salute;
«Sta ferma, brutta saetta!» strillò la contessa Orsolina alzando con una mano, in aria di minaccia, un pettine d'osso giallo e sdentato, e coll'altra dando una tirata rabbiosa alla grossa coda di capelli castagni della piccola Agnese.
«Tu lascerai ogni cosa diletta Più caramente; e questo è quello strale Che l’arco dell’esilio pria saetta.»
Parola Del Giorno
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