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Torna la donna in una verde vesta, che tiene un molle ramicello in mano e vien benedicendo la foresta. Non cade, no la sua pietade invano nel rigido dolor, ma il segno santo della prudente piccioletta mano Alla tristezza scioglie il duro incanto. Ogni nebbia si dissipa e prevale il sol che nasce da un bel mar turchino, entro la selva che mutò colore.

Pur, dai gracili steli Una pallida rosa piccioletta In bianca parrucchetta Sfida il rigor dei geli; Tanto bella e gentil, che la diresti Ai languidi colori, ai tratti mesti, La crèola di Balzac, Una smilza figura Di Dorè, di Kaulbach, Una giovin marchesa in miniatura. Se non temessi offenderti, Piccola Pompadour, Vorrei offrirti un cigaro Cavour!

Ed elli a me: <<Su per le sucide onde gia` scorgere puoi quello che s'aspetta, se 'l fummo del pantan nol ti nasconde>>. Corda non pinse mai da se' saetta che si` corresse via per l'aere snella, com'io vidi una nave piccioletta venir per l'acqua verso noi in quella, sotto 'l governo d'un sol galeoto, che gridava: <<Or se' giunta, anima fella!>>.

Ne l’altra piccioletta luce ride quello avvocato de’ tempi cristiani del cui latino Augustin si provide. Or se tu l’occhio de la mente trani di luce in luce dietro a le mie lode, gi

Dentro il còncavo Della rupe umido seno, Non più grande D'una coppa il tuo s'espande Specchio lucido sereno. Il ciel nitido Vi discioglie l'oltremare: S'arde in ciel rossa una nuvola Sangue pare. Bella a sera Nel tuo freddo orror ferrigno, Quando incombe la bufera, Quando trema sul macigno Un sottil candor lunare. Pari a questa Piccioletta anima mia La tua conca all'armonia Apri tutta natura.

Non dei più ammirar, se bene stimo, lo tuo salir, se non come d’un rivo se d’alto monte scende giuso ad imo. Maraviglia sarebbe in te se, privo d’impedimento, giù ti fossi assiso, com’ a terra quïete in foco vivo». Quinci rivolse inver’ lo cielo il viso. Paradiso · Canto II O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d’ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca,

Ne l’altra piccioletta luce ride quello avvocato de’ tempi cristiani del cui latino Augustin si provide. Or se tu l’occhio de la mente trani di luce in luce dietro a le mie lode, gi

Ed elli a me: <<Su per le sucide onde gia` scorgere puoi quello che s'aspetta, se 'l fummo del pantan nol ti nasconde>>. Corda non pinse mai da se' saetta che si` corresse via per l'aere snella, com'io vidi una nave piccioletta venir per l'acqua verso noi in quella, sotto 'l governo d'un sol galeoto, che gridava: <<Or se' giunta, anima fella!>>.

Maraviglia sarebbe in te se, privo d’impedimento, giù ti fossi assiso, com’ a terra quïete in foco vivo». Quinci rivolse inver’ lo cielo il viso. Paradiso · Canto II O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d’ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, ché forse, perdendo me, rimarreste smarriti.

La mia piccioletta barca è pervenuta al porto, al quale ella dirizzò la proda partendosi dallo opposito lito: e comeché il peleggio sia stato picciolo, e il mare, il quale ella ha solcato, basso e tranquillo, nondimeno, di ciò che senza impedimento è venuta, ne sono da rendere grazie a Colui che felice vento ha prestato alle sue vele.