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Aggiornato: 18 giugno 2025


Comparvero gl'inviati di Ludovico e di Giovanna a Roma, davanti a Cola di Rienzo, e la regina si abbassò innanzi al tribuno del popolo, allora padrone di Roma e nello splendore della sua possanza, protestando la sua innocenza, con umili e lusinghiere epistole, accompagnate da ricchi doni. Sottraendosi però alla collera dell'ungherese il quale si avvicinava, si avviò, nel gennaio del 1348, in Provenza, sua propriet

Succedettergli insieme nella signoria tre nipoti suoi, Matteo, Bernabò e Galeazzo; ma morto il primo, dicesi avvelenato da' due altri, questi, serbando Milano in comune, si spartirono l'altre cittá. Ma liberaronsi in breve Bologna, Genova e Pavia . Capo di questa fecesi un fra Iacopo de' Bussolari, letterato, poeta, amico del Petrarca anch'egli, un Cola di Rienzo lombardo.

Mentre le mura del palazzo di Avignone richiamavano nella mia memoria questo episodio sanguinoso della storia del reame di Napoli, il mio pensiero si fermava a considerare le condizioni attuali del regno stesso, le cui sorti incerte ed agitate traggono a l'attenzione di tutta quanta l'Europa. Pensavo al giovane re Francesco rinchiuso nelle mura di Gaeta, erede degli errori e delle colpe de' suoi padri, fuggiasco dalla sua capitale, abbandonato dal suo popolo, stretto d'assedio dalle truppe italiane nella sua ultima fortezza, minacciato dal re di Piemonte, che mira a precipitare dal trono il suo congiunto, inalberando l'antica bandiera di Cola di Rienzo, la bandiera dell'unit

Egli la abbandona, guerreggia in Ispagna, v'è fatto prigione, è riscattato dalla moglie e vien a raggiungerla. Qui dunque avvenne una rivoluzione letterata, pedante: Cola di Rienzo, un giovane del volgo, ma colto e imaginoso, imagina restaurar il nome, i magistrati, la potenza del popolo romano, abbandonato da' papi, straziato da' Colonna, Orsini, Savelli ed altri grandi.

Fu, pertanto, fra queste mura, ed in principio del 1344, che Cola di Rienzo tenne discorso a Clemente VI. Il momento era splendido, adatto ad un Demostene, o ad un Cicerone; il giovane oratore aveva posto tutto il suo impegno per arrivare a commuovere il Papa e quella nobile assemblea, acquistando contemporaneamente a fama non peritura. Fece una pittura vivace della miseria in cui era caduta Roma, e descrisse in particolar modo i soprusi, e la prepotenza dei baroni. Questa fu la causa della sua rovina. I Colonna, fra i quali il cardinale Giovanni ch'era presente, posero il Papa in guardia contro l'ardito demagogo, e Cola rimase un certo tempo in Avignone in povero stato, oggetto di scherno da parte dei cardinali e dei grandi. Allora Clemente VI si trovò costretto a rimandarlo a Roma, nella qualit

Se non che i soldati dai calzoni rossi di Napoleone, i quali, tornati appena dai campi di battaglia sanguinosi di Magenta e di Solferino, si andavano preparando in questo palazzo dei Papi a partire in guarnigione in quella stessa Roma papale, la quale trovasi ora in condizioni ben più critiche di quanto fosse ai tempi di Cola di Rienzo; quei soldati si frapponevano di continuo fra me e le immagini del passato.

Parola Del Giorno

branchetti

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