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Aggiornato: 3 giugno 2025
L'iconografia partiva da tempi lontanissimi e procedeva attraverso tutte le epoche, attraverso tutte le nazioni. Vi erano dapprima alcuni tipi di femmine quasi selvagge, probabilmente fantasticate dall'artista, meglio che ricordate in una qualunque storia: seguivano di mano in mano tipi più calmi ed evoluti, i quali avevano qualche legame di somiglianza con le prime, nella manifestazione di un non comune calore; e spesso i simboli mitologici rammentavano la loro divinit
Io era ancora in quell'epoca sotto il dominio di Teresa Raffo, della violenta avvelenatrice che mi dava imagine dell'amasia di Menippo. Ricordate? Ricordate le parole di Apollonio a Menippo nel poema inebriante? "O beau jeune homme, tu caresses un serpent; un serpent te caresse!"
E neppure mette conto di estenderci in particolari bibliografici. Bisogna dunque contentarsi dei magri accenni che si trovano in lavori d'indole generale intorno al G., giá catalogati quasi tutti in bibliografie speciali, ricordate dal Prezzolini nella Nota alla sua edizione delle Memorie inutili. Nostro dovere imprescindibile è invece quello di manifestare tutta la nostra gratitudine al dr.
E voi tranquille pinete, tranquillissime mura, squallide croci, mi ricordate il mondo della mia ardentissima vita. Come vi amo! Come vorrei rivedervi una giornata triste! Oh memorie dolci e piene di speranze, della mia malattia e della mia convalescenza!
C. Vi ricordate che disopra hauiamo detto, che la sfera del fuoco ingrossa, & indebolisce tanto l'aria, che quasi s'infuoca, & che gira intorno col moto violento, & che quando esso fuoco giunge alla quiete, & pausa, per voler riuoltarsi, per esser debole l'aria, & quasi arsa, & dissecata la terra per le stagioni del caldo vien
O mia lettrice, oggi io vi brontolo nel quarto d'oretta della vostra insidiosissima e stanchissima noia, quando voi, sotto le coltri e il baldacchino e magari la protezione di una Madonna su fondo d'oro, vi provate ad aprire gli occhi per rivedere lì intorno, nella camera da letto, nel disordine d'una battaglia stizzosa, e sul tappeto e sulle seggiole e sui tavoli, la vostra gonna affiorata, una nuvola antica di luci temporalesche, e il vostro busto a cordelle, tutto a schiume di trine, e un vostro guanto a bracciale, ancora colla pienezza rotonda delle vostre polpe, e le calze rosate in avvolgimenti serpentini, e le scarpette Montespan coi tacconi fiaccati dalla danza perversa.... Vi ricordate tutto?
Io son quello che v'ha detto, a voi, di non metter piede mai più in questa casa, se vi premeva il vostro fiato. Vi ricordate? Voi siete un matto. Lasciatemi andare o chiamo gente. Non chiamerete nessuno; ma darete ascolto a quel che ho a dirvi.
Gasparo, a quegli accenti agrodolci affilava colle dita i suoi mustacchi color di neve ricordando senza dubbio più d'un'avventura galante nella carriera sua pericolosa mentre l'altro ripigliava: "Voi ricordate Nanna, quella fanciulla per cui tante persecuzioni ebbi da' suoi parenti. Non vi fate a credere che quell'adorabile creatura mi tradisse.
Voi ricordate, padre mio, che allora la non m'entrava d'imprestargli denaro, perchè sostenesse più riccamente la sua parte di vagheggino. Ma ho fatto bene a seguire il vostro consiglio. Io m'intendo di commercio; ma voi v'intendete d'uomini, e come!
Le due cose che certo meritano maggiormente d'essere ricordate, sono l'accorrere di un numero favoloso di sudditi e la presentazione, il sagrificio e la consumazione di un numero stragrande di buoi, con una gazzarra infernale. Veniamo ora al secondo periodo delle guerre del regno di re Giovanni.
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