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Aggiornato: 3 giugno 2025
E se Maldachino è brutto, ricordate,
Ma, benedetto Iddio, questo dovreste saperlo: senza l'amore e senza la donna non esisterebbe nè romanticismo, nè positivismo, nè lirica, nè epopea, e tutto questo benchè la donna sia un fenomeno triste. Ricordate la conclusione dei Nibelunghi? Nemmeno per sogno. È un'espressione notevole. I Nibelunghi terminano con queste parole: «perchè l'amore porta in fine disgrazia».
Carolina, le diceva tra i singhiozzi, non vi ricordate dunque più d'avermi voluto bene ed assicurato tante volte che non vedevate l'ora di diventare mia sposa? Ella non rispose subito; indi: Che cosa ho da farci? Allora io non sapevo... Che cosa siete diventata dunque? l'interruppi io, qualche dama?
Ah sì, scusate, dovevo dire briccone; ma ormai l'abuso del vocabolo è tale che può reputarsi un sinonimo dell'altro. Ricordate, Violetta, che ho promesso di mostrarvi chi sia il Garasso....
Voi ricordate il superbo Mausoleo di Cecilia Metella, eretto dal padre in onore della figlia morta dodicenne. Anche quel mausoleo, voi sapete, è l'orgoglio delle rovine e con il Pantheon è una delle meglio conservate. Ciò che voi non sapete forse, si è l'esistenza dell'immensa catacomba, che comincia nell'interno del monumento e non si sa dove vada a finire.
Si era ai tempi, lo ricordate, che tutta Europa si dava pensiero di uno smisurato piroscafo inglese, chiamato per l'appunto il Leviathan dei mari. Oggi, il signor Francesco Guerri, se dovesse parlare del burchiello che aveva destinato al lago della Ninfa, lo paragonerebbe più volentieri al Duilio.
Non lo sperate! gridò Polissena. Se anche Elena acconsentisse ad umiliarsi davanti all'ombra della vostra Dulcinea, non lo permetterei io, mi capite? Io, sua madre, non le permetterei di avvilirsi al cospetto dell'ombra. La chiamo così, per imitarvi, soggiunse la marchesa, con piglio sarcastico, quantunque l'abbia veduta anch'io, in carne ed ossa, la contadina per cui avete tanto sospirato. Bella, sì, d'una sciocca bellezza! La bellezza dei capegli neri! Ve ne ricordate, conte Gino? La sentenza è vostra, e di quei tempi che davanti ai vostri occhi avevano grazia solamente le bionde. Molto involontariamente, credetelo, ma ho pur dovuto pensarci, vedendo quell'ottava meraviglia. Gran cosa, la vostra contadina! Divinit
Vi ricordate? Voi non ci eravate. C'era Gausprando; ma so. A Gambazza sulla destra del Po. Chi ci appose il vidit e dichiarò bandita la pergamena? Il nostro signore Adalberto istesso, piantando poderosamente un pugnale al luogo del suggello. Quella la fu impresa! Di lì a un mese, del castello non rimase in piedi che un arco e quello per dire: Di qui passarono i prigionieri!
Ma il professore ne la impedì: No, Loreta, aspettate ancora un momento, non andate via così. Voglio che voi mi assicuriate che non mi tenete carico se io apparisco talvolta così chiuso in me stesso. Non è colpa mia se son fatto a questo modo. Vi ricordate che anche la mamma me ne rimproverava sempre.... E prendendo con mano tremante una delle mani di lei: Mi perdonate, non è vero? le dimandò.
Le donne ricordate sono note abbastanza, tranne Eponina ed Arria. Eponina fu moglie di Giulio Sabino. Ribellatosi costui contro Vespasiano Imperatore, fu vinto, e riparò dentro un sotterraneo; con lui si chiuse la consorte fedele, e quivi stettero dieci anni interi procreando ed allevando figliuoli.
Parola Del Giorno
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