Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 6 giugno 2025
La parola: «Chi siete voi», che era venuta sul labbro di Bruto, vi spirò senza esser proferita, in quantochè non alla cangiata fisionomia di Alfredo, ma a quella di lui voce sì bene conosciuta ravvisò l'antico collega: onde in un subito slanciatosi dalla sedia incontro, Poffar di Bacco! gridò, chi vedo mai! Alfredo, e certo tu, Giovanni.
Scosso, affranto da tante sventure, vi ravvisò la collera di Dio che egli aveva offeso accettando il duello; e si pentì dello spirito di rivolta, che in sulle prime aveva preso l'animo suo, si diede per vinto, ritornò umiliato alla fede e pregò, implorò per quella guarigione con un fervore nuovo, che il disordine della sua mente indebolita spingeva fino ai deliri della superstizione.
Oh, come io la ravviso! gridò Cosimo in un impeto di adorazione che lo trasfigurò agli occhi del giovine. Come ella si mostra a me nelle vostre parole, qual era fanciulla, quale rimase mai sempre, quale la dipingono alla mia mente le pagine ch'ella mi ha lasciate a testimonianza de' suoi pensamenti!
Ci ravvisò in un attimo il segretario, saltò in piedi colla sveltezza di vent'anni, e cercò di ricuperarsi dallo sgomento appartando il seggiolone e ponendosi gli occhiali. E il maggiore a lui: Siete il sindaco? Eccellenza, sono sordo. Siete il sindaco? Il segretario, eccellenza. Ho servito quarantadue anni. Spero che il generale Garibaldi... Dov'è il sindaco?
Il giovane, tanto era sprofondato in cotesto suo amore, che accorgendosi allora del modo beffardo col quale gli favellava don Francesco, diventato in volto vermiglio per vergogna e per dispetto, rispose: Signore, voi mi fate torto; sperava trovar consiglio; mi sono ingannato scusate; e fece atto di andarsene. Ma il Conte ritenendolo, dolcemente favellò: Piacciavi rimanere, Duca; io vi ho parlato così per provarvi: ora troppo bene mi accorgo, che vi accende passione veemente davvero, e per avventura fatale. Versate il vostro animo nel mio; saprò compassionarvi, e, potendo, ancora sovvenirvi. Io ho sepolto i miei amori; sessanta e più anni gli associarono alla fossa, e cantarono loro il miserere: per me amore è memoria, per voi speranza; per me cenere, per voi rosa che sboccia; ma non pertanto ravviso nel mio cuore i segni della fiamma antica, e ragionando meco, bene potete ripetere i versi del Petrarca: Ove sia chi per prova intenda amore, Spero trovar piet
Orazio riconobbe lo sguardo verde, il riso maligno, la faccia di marmo del conte. Il Conte ravvisò i capelli canuti e le sembianze di Orazio, comecchè gli sembrasse assai prostrato dagli anni, e forse, come ei credeva, dai patimenti. Pare che noi non siamo conoscenze nuove, favellò il Conte; l'avventura dei capelli bianchi non è di quelle, che si possano leggermente dimenticare.
Adesso, in questo arnese, io quasi non ravviso più me stesso; epperò mi sono avventurato a ritornare, perchè l'ozio, vedete, egli è propriamente padre de' vizii: ed io, non avendo a fare più nulla, mi era perfino ridotto a lavorare. Se in questo mezzo tempo a qualche vostro nemico fosse cresciuta qualche gola di più, che non vi piaccia ch'egli abbia, siamo qua agli ordini di vostra Eccellenza.
Vide Mia, distesa per terra, che dava gli ultimi tratti, e, sotto al fianco palpitante della cavalla, vide colui che con atto di audacia disperata era giunto in suo aiuto, in quel supremo istante di pericolo. Si chinò a guardare, e in quell'uomo, immobile, morto forse o privo di sensi, ravvisò Drollino. Il rimbombo dello sparo aveva chiamata gente.
Su dal burrone gli era giunto il rumore di pietre smosse e rotolanti. Guardò di nuovo. Due dei camosci erano scomparsi ed un uomo, il Balmet di certo, stava curvo sull’ultimo per caricarselo a spalle. Non lo ravvisò per l’ombra e la distanza, ma non poteva essere che lui. All’urlo ruggente ch’egli mandò a quella vista, l’uomo levò la testa, guardò in alto, poi riprese l’opera frettoloso.
Così il vecchio prete a Tecla, allorchè entrò nella stanza con Giaimo. La disperata donna a quelle strazianti parole diè un profondo sospiro e senza aggiunger sillaba piegò la persona e cadde genuflessa. Il montanaro imitolla, e per parecchi minuti non altro s'udì che il bisbiglio delle preci. All'orologio della chiesa suonarono allora le ventidue e il sordo rimbombo dei replicati colpi venne a morire fra le pareti della cameretta di Zelmira. La quale a quei suoni si scosse ed alzato con moto languido il capo ravvisò gl'inginocchiati ed alla madre fè cenno s'accostasse. Tecla si rizzò e con lieve passo s'avvicinò al letto della fanciulla, nel mentre Giaimo a capo chino si faceva daccanto al pievano e l'interrogava con muta ansiet
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca