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Fu così che trecento lune elettriche cancellarono coi loro raggi di gesso abbagliante l'antica regina verde degli amori. E il Binario militare fu costruito.

La primavera è finita e l'estate col suo calore tanto benefico alla campagna si fa avanti maestoso ed infuocato. Il sole è giunto al punto più culminante. I suoi raggi sono perpendicolari alla terra; la sua forza benefica è al massimo.

S'incontra qualcuna di quelle figure sotto il cielo brumoso dell'Inghilterra e vi credete, per un istante, su i minareti di Stambul, in una notte di luna piena. Quelle nature sono inaffiate di raggi di stelle: vi si vede circolar l'anima!

È la dimora delle Disilluse: è il castello della Fantasia. Quando qui giunsero volando sulle ali della disillusione, si posarono lassù. Costruirono un nido di raggi di sole, e il nido, forte della invulnerabile castit

92 Giace in Arabia una valletta amena, lontana da cittadi e da villaggi, ch'all'ombra di duo monti è tutta piena d'antiqui abeti e di robusti faggi. Il sole indarno il chiaro vi mena; che non vi può mai penetrar coi raggi, gli è la via da folti rami tronca: e quivi entra sotterra una spelonca.

e la` m'apparve, si` com'elli appare subitamente cosa che disvia per maraviglia tutto altro pensare, una donna soletta che si gia e cantando e scegliendo fior da fiore ond'era pinta tutta la sua via. <<Deh, bella donna, che a' raggi d'amore ti scaldi, s'i' vo' credere a' sembianti che soglion esser testimon del core,

Ma chi pensasse il ponderoso tema e l'omero mortal che se ne carca, nol biasmerebbe se sott'esso trema: non e` pareggio da picciola barca quel che fendendo va l'ardita prora, ne' da nocchier ch'a se' medesmo parca. <<Perche' la faccia mia si` t'innamora, che tu non ti rivolgi al bel giardino che sotto i raggi di Cristo s'infiora?

Corona di spine e di raggi, martirio invocato con braccia protese, con supplice cuore, maternit

È una sala vastissima quella che ci si apre d'innanzi, nella quale l'eccedente sfarzo del lusso asiatico è temperato alcun poco dall'eleganza e della squisita gentilezza del genio italiano. L'ampia soffitta non è a vòlta, a travi. Una vetriera, divisa in mille scompartimenti di piccoli vetri circolari e a tanti colori quanto ne può dare un'artistica combinazione, l'attraversa e la ricopre tutta, lasciando libero il passaggio agli ultimi raggi del sole. I paramenti che ne vestono le pareti, nelle quali sono aperti sei grandissimi finestroni di stile gotico, son tutti di drappo d'oro riccio sovra riccio con ornamenti di vaghissimo lavoro. Il cornicione che la rigira è tutto messo ad oro ed azzurro oltramarino, sul quale disposti in bell'ordine e in gran numero stanno ampi vasi di varie e preziosissime materie d'oro, d'argento, di pietra alabastrina, di porfido, di serpentino e di mille altre specie. A due terzi della sala, quasi a formarne una divisione, due cortine d'un ampio velone di drappo d'oro tutte chiuse fino a terra, sono fermati per molti anelli ad un arco di ricchissimo ornato che poggia ai capi sul medesimo cornicione, attraversando pel largo la sala. Le scene più molli e voluttuose della favola sono il soggetto dei dipinti che, chiusi in larghe cornici, stanno appesi, in bell'ordine, intorno intorno alle pareti. Qui un Endimione colla sua Diana, e Bacco appoggiato a sdrajo sulle ginocchia d'Arianna, l

Ci sono i vecchi per leggerla, quella malinconica lista, ma non crediate che se ne dispiacciano. Vi è anzi una punta di egoistica soddisfazione per essi, nel vedere che i giovani robusti se ne vanno a dormire per sempre sotto la terra nera e che essi rimangono in piedi ancora, godendo i bei raggi del sole e respirando la vita. Se trovano un caso di lunga vita, tanto meglio: è una speranza per essi di raggiungere l'et