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Aggiornato: 20 maggio 2025
Ed ebbero la bontá di esaudirmi. Ed ecco, è l'elegia seguente. Peccato che non l'abbiano messa sul Caffé! Vieni colla querula lira, o bionda Elegia; e sparsa di lagrime sciogli le chiome... No, no; questa prosa somiglia troppo i soliti versi: cominciamo di nuovo. Fa' la toelette una volta, o vecchia Elegia, se ti restano chiome.
Io non vi domando che vedervi ogni dì. È forse troppo? Vi consento. E cantarvi la cantica del mio amore, soggiunse il padre Piombini. Vi ascolterò, rispose Bambina. Ma l'amore che parla, che si esalta, che si querula, non è poi quello che tocca di più. Bambina ritornò da lady Keith senza andare di nuovo in casa di suo fratello.
Durante queste peripezie dei loro nobili congiunti, i Rialdi stavano sempre nell'ombra. Nessuno si curava di loro, nessuno chiedeva il loro parere; tutt'al più la querula contessa Chiaretta ripeteva alla cugina Zanze e alla Fortunata gli sproloqui ch'essa soleva fare due volte al giorno con don Luigi. Erano variazioni su un unico motivo.
Parlava quasi sempre lei, madama la baronessa Cocorita, con un tono di festosa declamazione, di piena soddisfazione di sè stessa, gorgheggiando, stridendo sugli acuti come un violino: e solo di tanto in tanto un'altra voce più bassa e querula andava intercalando una frase a mo' d'accompagnamento: Mio genero el baron l'ha fato mio genero el baron l'ha dito.
Sento che morirò di questo dispiacere diceva qualche altra volta colla sua querula cantilena la malaticcia signora, che cominciava a veder buio nell'avvenire.
Giungono al vallo de l'orrenda uscita, Perde l'onda il nativo impeto, e pigra, Torba, pollente s'impaluda, e manda Pestiferi mïasmi a chi la spira. Quivi, al fin del suo dir, contenne i passi L'umanato Demonio, e con feroce Piglio di scherno a contemplar si stava L'orrido sito e il ciel. Da le profonde Viscere allor del cieco antro una voce Querula, lunga, dolorosa emerse Come suon di sospir. Porse l'orecchio, E s'appressò l'Eroe, quanto il permise L'angusto varco e la stagnante gora, Ed ascoltò: Di che perigli in cerca, Misero! vai? Che stolta opra e che vano Talento è il tuo di proseguir l'impresa, Ch'io gi
Ch'io vegga, ove la querula Rana la morte insulta, Uscir dai rovi indomiti Della maremma inculta Al tocco della giovane Tua man gli aranci in fiore... Oh chi mi vieta un agile Sogno, un sospir d'amore? Voi no, nell'armi attoniti Irruginiti eroi, Voi no, rochi di fatue Ciancie... Chi parla a voi? Ai baldi, ai forti, ai vergini Cuori distende il canto Oggi il poeta e mormora Un requie al camposanto.
E niente domato dalla violenza, tornò in Messina; e contò i suoi casi: e la gente all'udirli, piangea di rabbia. In questo mezzo quanti vengan da Napoli affermano essere al colmo l'ira del re, per quella contumace ripugnanza alla guerra di Grecia, per quella missione al papa; ch'ei volgerebbe l'adunato esercito contro la Sicilia; che vorrebbe sterminar questa genia querula e incontentabile; dar la terra ad altri abitatori, e farla colonia . Queste voci spargeansi per insensata iattanza di cortigiani, o tema di popol tiranneggiato; ed eran se non altro misura dell'odio. Il quale, per comunanza di mali e di brame, avea dileguato ogni ruggine tra le nostre citt
La precedevano e la seguivano numeroso corteggio di fanti e di cavalli, e intorno al feretro stavano mesti il Generale collo stato maggiore: si alternava un fioco suono di tamburi che imitava un lontano lamento, ed una querula melodìa che gittava la melanconìa ne' petti, e ognuno presso cui passava il funereo convoglio metteva qualche sospiro sulla coppia infortunata.
Non c'era caso che gli venisse l'idea di dare un soldo a un povero; pure, qualche volta, trovandosi insieme con persone di riguardo, se un mendicante si accostava, era capace perfino di lasciar cadere nel cappellaccio una moneta da due soldi. Ma con che strazio! Un giorno, passeggiava con un amico intimo, quando al cantone d'una via, una voce querula disse: Fate la carit
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