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Aggiornato: 4 giugno 2025
Non si tratta dei soliti impostori Su la pubblica piazza, che gli d
I sonetti son così liberi che noi non sappiamo farli di pubblica ragione; e perciò li lasciamo manoscritti¹⁴³. ¹⁴³ Villabianca, Diario ined., a. 1788, pp. 677-78.
La più recente storia della Francia si svolge in buona parte tra le file del quarto stato. Caduto il primo impero, il bonapartismo sopravvive negli animi e principalmente nella fantasia delle folle popolari francesi. Se noi più indoviniamo che comprendiamo i segreti dell'anima dei bassi ceti della nostra propria nazione, tanto più rimaniamo completamente sospesi davanti all'enigma come mai un esecrato macellatore è potuto a mano a mano apparire amabile a una nazione straniera, come mai un duro tiranno sembrarle un dio. In questo caso sono in atto le forze elementari dell'istinto popolare; e noi ci contentiamo di poche postille, e pel resto ci richiamiamo all'antichissima esperienza, che solo ai sacerdoti e ai condottieri accade di diventare, nel vero senso, eroi nazionali. Solo all'eroe della fede e all'eroe della spada è sancito quel supremo favore popolare, che entusiasma i milioni di uomini e schiude la bocca alla leggenda. Su tale argomento la limitatezza, l'incertezza di ogni conoscenza storica si parano dinanzi all'animo in modo scoraggiante. Non solo il giudizio sulla ragione e sul torto delle lotte passate è preso, come s'intende facilmente, nel vortice di una eterna trasformazione; ma anche la questione su quali dei fatti avvenuti meritano l'attenzione e sono degni di essere ricordati, è risoluta dai posteri in modo ben diverso che dai contemporanei. Come una pubblica biblioteca, se vuol rispondere interamente allo scopo, deve contenere a un dipresso tutto ciò che si stampa, perché nessun contemporaneo è in grado di presagire se le fantasticherie oziose di uno sciocco cuculiato appariranno alla posterit
Ma sotto questa assemblea teoricamente onnipotente era un presidente, capo del potere esecutivo, della force publique. L'idea di porre un collegio a capo del potere esecutivo ebbe pochi sostenitori. Le tristi esperienze raccolte sotto il Comitato di salute pubblica, sotto il direttorio, sotto il governo provvisorio preoccupavano in modo purtroppo comprensibile: l'intima natura di questa nazione tendeva a un solo dirigente, vale a dire alla monarchia. La Francia a quel tempo contava in impiegati e in cittadini stipendiati dallo stato per pubblici servizi 535.365 persone, di cui 18.000 funzionari e pensionati della legion d'onore e 15.000 cantonniers, senza computarvi il numero, che non fu calcolato, degli agenti del ministero del commercio. Aggiungiamo le forze di terra e di mare quasi altrettanto numerose; consideriamo inoltre, che la Rivoluzione aveva distrutto quasi tutti i poteri indipendenti, e che da secoli dipartimenti e comuni, istituti di beneficenza e privati erano parimente avvezzi a richiedere di più sussidi lo stato, e vedremo emergere chiaro, che il capo di una siffatta amministrazione era il monarca, col suo vero titolo che avr
Premiò il delegato di Pubblica Sicurezza che fece uccidere in Serradifalco due operai che invocavano il rispetto della legge elettorale; premiò il delegato di P. S. di Racalmuto per la prudenza mostrata nel nascondersi il 1. novembre; premiò il delegato di P. S. di Gibellina! per la splendida attitudine ai travestimenti rivelata nei sottrarsi ai pericoli creati per colpa sua; premiò il tenente Colleoni e lo lasciò per sei lunghi mesi sul luogo delle sue gesta eroiche per la vista lincea mercè la quale intravide le armi sotto i vestiti dei contadini di Santa Caterina Villarmosa!
Su quest’argomento è da notarsi, pel fine eminentemente morale, che lo ispirò, il seguente caso di coscienza proposto dagli stessi Rabbini: «Ove l’offeso, dicono essi, fosse morto prima di concedere il perdono al suo offensore, oltre al risarcire i danni materiali, se ve ne sono, agli eredi, il colpevole è obbligato di farne pubblica ammenda sul suo sepolcro, pronunziando le parole seguenti alla presenza di dieci testimonii, la vigilia del giorno di Chipur: Io fui colpevole verso il Dio d’Israele, e verso costui».
Io non posso insistere di più sopra un argomento così delicato come le relazioni di Alessandro Manzoni con Enrichetta Blondel; ma parmi che un rimorso gentile dell'Autore verso la sua compagna che egli potè forse turbare co' suoi ardimenti patriottici o con alcun'altra sua imprudenza, abbia fatto parlare Ermengarda in quel modo straordinariamente appassionato, e che la dedica solenne dell'Adelchi alla sua compagna sia stata come una pubblica riparazione di qualche segreta lacrima domestica.
La riputazione della forza, per la quale si tengon gli stati, mutabilissima è; donde avvien talvolta, che la cosa pubblica, quando più irreparabilmente sembra perduta, d'un tratto ristorasi, per virtù di principe, o impeto di popolo. Splendono allora egregi fatti in citt
Ogni rivoluzione è la manifestazione, la espressione pubblica d'un bisogno, d'un sentimento, d'una idea; e quando un popolo insorge, la scelta dei capi costituisce un contratto tacito fra quel popolo ed essi.
Apparve in quel torno, e segnò un'êra nella storia dell'opinione pubblica, l'infelice libro che rese familiare il culto del terrore fra tutte le persone colte: la Storia dei Girondini di Lamartine. «Commisera gli uomini, compiange le donne, deifica la filosofia e la libert
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