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Aggiornato: 3 giugno 2025
Povero ragazzo, mi si spezza il cuore vederlo così maltrattato, lui tanto buono e sommesso! Mi provai di consolarla: le dissi che Aminta sarebbe presto liberato di quella schiavitù di cani. E volevo accennare alla sua et
M'allontanavo per l'andito con lentezza, quando mi sentii di nuovo toccare. Ed era Federico; e mi abbracciò. Ma io non piansi, non provai una commozione forte, non compresi le parole ch'egli proferiva. Udii però nominare Giuliana. Conducimi da Giuliana gli dissi. Misi il braccio sotto il suo, mi lasciai condurre come un cieco. Quando fummo dinnanzi alla porta, gli dissi: Lasciami.
La cameriera mi rispose che tutta la famiglia era uscita, che c'era in casa soltanto la signorina Yves. Mi balzò il cuore. Provai una sensazione di sgomento e di riverenza, di gratitudine violenta verso Dio quasi come quando rifeci il sogno memorabile, come quando, a Belvedere, intesi per la prima volta la dolce voce. Allora risposi vedrò miss Yves.
Provai per la prima volta questo sentimento andando da Leuwarde a Groninga, capitale della provincia del medesimo nome. Uggito di vedere, a traverso la nebbia, praterie dopo praterie e canali dopo canali, mi raggomitolai in un cantuccio del vagone e mi diedi a pensare ai poggi della Toscana e alle colline delle sponde del Reno, nello stesso modo che maestro Adamo di Dante pensava ai ruscelletti del Casentino. A una piccola stazione posta a mezza strada fra le due citt
E subito dopo provai un secondo sentimento, forse più dolce del primo. La mano sinistra del grande poeta raggiunse la destra, e la mia mano calda e tremante rimase per qualche momento tra le sue. Seguì un breve silenzio, durante il quale sentii il suono del mio respiro, come se avessi fatto una corsa.
«Que' serii yankee che mi facevano la corte, e mi parlavano d'amore, mi sembravano una goffa parodia del mio bel Gualfardo. «Mi provai a ricevere un poco, e ad andare in societ
La presenza di una donna in quell'ora tristissima, in mezzo ai carabinieri, dopo tutte le emozioni che si era subito durante il corso di quella giornata memorabile ci procurò un sollievo, e uno stringimento di cuore, che non mi provo nemmeno a descrivere; e quando la ci stese la mano e con voce resa tremula dalla voglia di piangere, ci disse: coraggio, io mi sentii inumidite le ciglia e provai l'inenarrabile volutt
Mai più sola sull'uscio della porta della mia esistenza individuale, potrò ordinare la vita dell'anima mia, nè alzare lo sguardo serenamente ai raggi del sole, come prima, senza risentire tutto ciò che io provai quando nella mia tu posasti la tua mano.» E il Massarani: Vanne, deh vanne.
Quando riebbi coscienza di me, ero nella mia camera, lungo disteso nel mio letto. Mi guardai dattorno istupidito, non sapendo darmi ragione di niente. Adagino adagino, quasi volessi vedere se ero io e non un altro in quella postura, provai a muover la testa, e mi venne fatto; le braccia, e mi sentii dolere dalle spalle alle mani; le gambe, e non mi parve che rispondessero affatto.
«Provai un senso di freddo al cuore, e vidi tremolare tutti gli oggetti traverso le lagrime che mi velarono gli occhi.
Parola Del Giorno
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