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Aggiornato: 31 maggio 2025
A fermare col pensiero la tenuissima gradazione ideale che esisteva fra le fattezze e le anime di quei due cugini, simigliantisi come due fratelli, non troviamo altra imagine fuor che questa: Estebano era un fiore vivace con un profumo gentile; Elisenda era un fiore gentile con un profumo vivace.
Il bosco, al mattino di maggio, ondeggiava immerso nel suo profumo natale, voluttuosamente, tra il sereno del cielo e il sereno del mare. I tronchi gemevano la ragia. I merli fischiavano. Tutte le fonti della vita parevano aperte su la transfigurazione della terra.
Carlinetto condusse l'avvocato a contemplare la Madonna della seggiola. Anche don Procolo, dopo aver scaldata un poco la schiena al fuoco, dolcemente ispirato dal profumo del caffè, cominciò una predica dolce come la mostarda sulla santit
In un attimo, miracolosamente, la cassetta che egli portava sulle spalle partorì sapone, pennello, salviette e boccetta da profumo. Seduto su una mitragliatrice austriaca, constatai l'arte delicatissima di quella mano italiana. Che «salone» originale! disse il barbiere; è decorato a destra e a sinistra con montagne azzurre e ha un plafone che sembra il cielo di Napoli!
Bravo Recanati! Credevo che ella si fosse dimenticato dell'impegno che avea preso disse la marchesa Lucia animando il salottino col fru-fru della sua veste di seta turca ed inondandolo con un profumo acuto, inebriante; un profumo ed un fru-fru che scossero tutte le fibre di Gino.
Ebbi la tentazione fugace di correre a Lidia e di fermarla; ma nell'atto che m'alzavo, dal mio abito salì quel profumo avvelenatore di che s'era impregnato alla festa; il profumo di dieci donne, le quali non erano Lidia, non le assomigliavano in nulla, non m'eran cognite se non nell'apparenza mondana. E lasciai uscir Lidia.
Non trovarono parole, non trovarono sguardi, non li aiutò nè raggio di sole nè profumo di fiori la natura non voleva forse. Si lasciarono, ritornando ai loro sogni, pentendosi di quel momento in cui avevano arrischiato di perdere il loro tesoro, rivelandolo. Gli anni passarono morirono.
Risero di cuore della presentazione, lodarono ripetutamente la sua bellezza ed il profumo di quel portento, ed ascoltarono sorridendo una breve dissertazione sulla coltura dei cucurbitacei.
E nella stanzetta, tutta un profumo verginale, un moscerino ronzava di quando in quando.
Il salottino da pranzo, ben rischiarato da una lampada sospesa e ben caldo, scintillava di posate di pakfond, di saliere, di bicchieri nitidi, Sopra una scansia stavano schierate dodici bottiglie di diversi autori, qualcuna col collo d'argento, Qui c'è odor di morto disse don Procolo, allargando le nari al buon profumo dell'arrosto, Gli faremo un funerale di prima classe.
Parola Del Giorno
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